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Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu

Da Danita

Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu
L'altro giorno mi arriva una mail per partecipare ad un  contest organizzato dalla Pomì per tutti i foodblogger. Bhè, già, per me, è stato un onore che mi sia arrivato questo invito da parte di un marchio così noto e poi.....che mi costava....anzi, addirittura mi hanno pure mandato una bella campionatura per posta con tanti bei prodotti della Pomì ;-)!! E quindi mi son detta, ok, partecipo....non è che mi piaccia molto come contest, perchè funziona con i mi piace di face :-/, ma ci proviamo lo stesso.Per partecipare, ho pensato subito a qualche ricetta classica della tradizione, ma con un tocco di modernità che non guasta :-).Questa, praticamente, non è altro che una fusione tra due grandi classici della cucina siciliana che già ho postato: le fave a frittella e le uova a picpacchiu....solo con la scusa del contest mi poteva venire quest'idea....ma i contest servono proprio a questo :-) a creare dei piatti che, altrimenti, non avresti mai pensato ;-) e il risultato è stato davvero sorprendentemente gustoso!!
INGREDIENTI1 kg di fave fresche tenere appena raccolte 500gr di polpa a cubetti Pomì 3 cipollotti primo sale 2 uova (1 per ogni commensale) 2 rosette (1 per ogni commensale) sale-pepe-olio extravergine di oliva q.b.
 Levare le fave dai baccelli e metterli in un tegame largo con olio, sale e cipollotti tagliati grossolanamente. Mettere sul fuoco a fiamma bassa con il coperchio e far cucinare. Mescolare frequentemente ma non con il cucchiaio ma agitando il tegame con tutto il coperchio facendo attenzione che le fave si rigirino bene (se usaste il cucchiaio per mescolarle, rischiereste di farle spappolare). Nel frattempo, in un pentolino, soffriggere un pò di cipollotto, aggiungere i cubetti di pomodoro Pomì e farlo cucinare, aggiungendo il sale e un cucchiaino di zucchero. A cottura ultimata, preparare lo scrigno. Levare la calotta superiore alla rosetta (se non l'avete, un altro tipo di pane a pagnotta), levare la mollica e fare una base con la polpa di pomodoro che avevamo cotta. Mettere una fetta di primo sale e le fave a frittela. Rompere, per untimo, un uovo fresco sopra e condirlo con sale e pepe.
Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiuLo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu
Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiuLo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu
Spruzzare leggermente di olio il pane, infornarlo a 170° e aspettare che l'uovo si cuocia a vostro piacimento. Ecco, lo scrigno della nostra tradizione è pronto, basterà prenderlo rigorosamente con le mani e gustarlo.
Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu
Se vi piace questa ricetta e volete votarla ecco il link :-)
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