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Lo sfasciacarrozze e l’assalto alla dirigenza

Creato il 09 ottobre 2012 da Gms @postideologico

Lo sfasciacarrozze e l’assalto alla dirigenzaLo sfasciacarrozze e l’assalto alla dirigenza

La domanda di Massimo Mantellini via @ilpost ha ricevuto la non risposta in perfetto ormai già vecchio stile renziano.
Che dire: la risposta eLusiva fa del nostro un degno e papabile Re anziano e lascia tutti un po’ deLusi.
L’interrogativo, fugate le – forse provocatorie – congetture, resta, di fatto, totalmente in piedi: chi paga l’impetuosa macchina propagandistica?
Non c’è e non esiste, arrivati a questo punto, in nome della trasparenza (non quella ad intermittenza o a corrente alternata, che lascia luci ed ombre), altra possibile soluzione: il Signorino Margherita renda pubblici i finanziatori.
Si tratta di esaudire quella medesima ed inconsistente promessa pronunciata all’indomani della campagna elettorale fiorentina: fuori i nomi di chi ha pagato le spese e di tutti i finanziatori. Così va nel sistema statunitense…
E’ tempo di pretendere trasparenza, sia a priori che  a posteriori.
Restano sin qui inevase molte richieste di chiarimento: sulla Dotmedia srl, su presunti giroconti a familiari e famigli, su assetti societari dei congiunti coinvolti nella Eventi 6 srl.
Qual è la giustificazione sull’affidamento delle tante campagne pubblicitarie che hanno fatto sì che la Dotmedia, che fatturava 9 mila euro sino al 2008, raggiungesse i  137 mila euro nel 2009 con Renzi sindaco?
Nessuno mette in dubbio la professionalità dell’azienda o delle persone scelte.
Quel che interessa – qui ed ora – sono i legami, gli intrecci e i criteri di scelta che rischiano di gettare cattiva luce su alcune decisioni.
Basta semplicemente fornire i dovuti chiarimenti sulla legittimità delle azioni, che meritano d’essere assoggettate alla sin qui soltanto proclamata trasparenza. Nei fatti, oltrechè nelle belle parole.
L’apparato utilizzato per questa campagna è lo stesso utilizzato in precedenza?
Sottovalutare l’intelligenza di chi sa che la politica ha costi elevatissimi e sa anche che eventi come quelli sin qui organizzati non possono realizzarsi solo grazie al volontariato dei volenterosi, è un insulto all’altrui intelligenza o una sopravvalutazione della propria scaltrezza.
Quantificare e ridurre il tutto ai soli costi chilometrici, legati al rifornimento del camper, è ben poca cosa.
Così pure riferire che il costo d’una determinata campagna, come per esempio l’ultimo Big Bang, è stato di 20.000 euro circa, finanziati in parte da contributi e sottoscrizioni spontanee e la rimanente parte è stata coperta dalla Fondazione Big Bang, non elimina il punto fondamentale: da chi e da dove provengono le finanze della Fondazione? E’ possibile, a campagna avviata, conoscere le regole ferree del fund raising? La Fondazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico che era in via di definizione?
L’invito, naturalmente, anticipando la presumibile stizzosa risposta del Signorino Marghe, vale per tutti i candidati.
Altra domanda: tutto il volontariato che si spende generosamente per questa campagna avrà poi diritto ad altrettante  assunzioni per chiamata diretta, come avvenuto in passato?
Qual è la squadra di governo dello sfasciacarrozze o capace di assurgere al ruolo di nuova classe dirigente?
E’ possibile conoscere le donne e gli uomini chiamati a sostituire gli attuali geronti, tutti destinati ad un’ecatombe purificatrice?
Fuori nomi e cifre.
Risposte magari un po’ più esaurienti di quelle fornite sinora. Non la solita aria fritta.
Il lupetto è sempre leale e puro di cuore.
Parola di lupetto!


Filed under: ®evolution, Blog, Consapevolezza, Politica, Primarie Tagged: campagna elettorale, Finanziamenti, massimo mantellini, PD, primarie, Renzi

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