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Lo “sfincione” palermitano

Da Imaginitaly

Lo “sfincione” palermitanoLo “sfincione”, specialità tipica di Palermo, è molto più di una pizza: è un’esperienza culturale e gastronomica pubblicizzata a gran voce dai venditori ambulanti nei vicoli della città.

Definito “scarsu r’oghhiu e chinu ri privulazzo” (con poco olio e pieno di polvere) dagli stessi venditori ambulanti, che lo annunciano a gran voce con tanto di megafono per le strade e i vicoli di Palermo, lo “sfincione” non può mancare fra i cibi di strada del capoluogo siciliano.

Chi ama farsi “prendere per la gola” dai luoghi che visita, non potrà perdere un incontro ravvicinato con lo “sfincionaro” per acquistare questa delizia che sembra una pizza ma non lo è. L’impasto dello sfincione è infatti più morbido e lievitato ed è condito con salsa di pomodoro insaporita da cipolla, tocchetti di caciocavallo, pangrattato e acciughe.

Oltre che dagli ambulanti, troverete lo “sfincione” anche presso le gastronomie e i panifici di Palermo, sicuramente più caro ma “con più olio e meno polvere”. Ma se volete immergervi nelle abitudini della Palermo verace, addentratevi nel centro città e raggiungete Via Bandiera: fra le bancarelle del mercatino giornaliero farete presto a individuare la pila di “sfincioni” del venditore ambulante.

Lo “sfincione” ha conquistato il vostro palato? E’ allora il momento di confessare che ne esistono altre versioni non palermitane, altamente competitive in sembianza e gusto. E’ il caso dello “sfincione” della vicina Bagheria, eccellente nelle sue tre versioni: bianco con formaggio primo sale, bianco con ricotta e rosso.


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