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Lo sfogo dell'autista Atac Christian Rosso. "La colpa dei bus che non passano non è nostra". E invece la colpa è di tutti, vostra pure

Creato il 25 luglio 2015 da Romafaschifo
sfogo dell'autista Atac Christian Rosso. colpa passano nostraCaro Christian,
fermo restando il grande interesse del tuo video che, pur non lenendo le sofferenze della città e dei cittadini e non cancellando ciò che i macchinisti (i macchinisti, attenzione, non gli autisti) stanno facendo passare ai pendolari ed ai turisti, contribuisce al dibattito e aggiunge tasselli utili, ti vogliamo chiedere una cosa: ma chi mai ha detto che la situazione di Atac è colpa soltanto degli autisti? Chi mai lo ha pensato?

Beh, certo, voi siete quelli in prima linea. E come in ogni azienda (come in ogni azienda!) chi sta al front office subisce le maggiori lamentele. Ma questo è assolutamente fisiologico. Ma questo cosa c'entra con le colpe. E' del tutto evidente, e non servono video for dummies (benché, ribadiamolo, comunque utili e sintomo di una affezione per l'azienda ed il lavoro), che se una azienda in 10 anni accumula 1.200.000.000 di euro di sbilancio la colpa è, semplicemente, di tutti.

La colpa è degli utenti che non pagano e evadono. Degli autisti che in larga parte non sono persone innamorate del proprio lavoro come te. La colpa è ovviamente dei dirigenti, dei politici che ce li hanno messi, di una classe politica che per anni ha utilizzato l'azienda come parcheggio per famigli, clientes e amici. Dei sindacati per i quali evitiamo aggettivi perché sarebbero da querela istantanea. Degli incapaci assessori ai trasporti di cui la città si è dotata negli anni. La colpa è della Regione che non trasferisce abbastanza denaro. Dello Stato che non promuove a sufficienza il trasporto pubblico. La colpa è anche dei non-utenti del trasporto pubblico che non lo rispettano parcheggiando sulle preferenziali o nelle fermate. Quando va in scena un disastro, gli attori colpevoli sono molteplici. Autisti compresi. E ogni vittimismo, da parte di tutti (compreso dell'utente che insulta l'autista ma che, quando può, evade il ticket), è totalmente fuori luogo. Come è fuori luogo, ma dio solo sa quanto, la logica del "mandiamoli tutti a casa". Qualunquismo un tanto al chilo.

Solo una prescrizione, Christian: ci tieni a tornare a dire buon giorno agli utenti che salgono e ci tieni che loro facciano altrettanto. A Londra o a New York non ricordiamo se l'autista saluta, ma ricordiamo con nettezza che l'autista chiede che si paghi il servizio e, se qualcuno non lo fa, si rifiuta di ripartire. E' l'unico modo per far funzionare il trasporto pubblico locale. Che sia un buon giorno o meno...

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