Domani, mercoledì, in occasione della Giornata internazionale del migrante, si inaugurerà a Berna, presso la sede della Direzione per lo Sviluppo e la Cooperazione, l'esposizione Yemen: la sfida raccolta. Tre scatti dell'allestimento in corso. Mi è già stato chiesto che cosa voglia suggerire il titolo, che hanno voluto mantenere in italiano. Lo chiedono non perché non lo capiscono, ma perché sospettano che dietro ci sia qualcosa. Significa la sfida di chi, costretto a migrare (a fuggire) conserva la propria dignità. E, in misura maggiore, la sfida alla quale sono confrontate le persone alle quali chi fugge si rivolge: trovare lo sguardo che sappia non soltanto registrare, bensì rivendicare la dignità di chi è costretto a lasciare tutto. Sembrano balle, signore e signori, rivendicate dai buonisti abbonati al buonismo. Non è così. È un modo per lasciare una traccia nella vita che individualmente viviamo: rivendicare la dignità degli altri, che è specchio della nostra: ecco la sfida da raccogliere. Raccolta anche da chi in Yemen è sceso ad aiutare - l'Ospedale La Carità di Locarno - e che sarà pure ospite dell'inaugurazione di domani.
(c) 2013 weast productions
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