Magazine Bambini
Domenica sera. E’ tardi, molto tardi, diciamo pure che è lunedì ed io sono sfinita.E’ stato un lungo week end, faticoso e difficile di quelli che concludono degnamente una settimana da schifo, ma di quelli che, forse più degli altri, merita di essere ricordato perché disseminato di così tanti errori, da richiedere un grosso momento di riflessione per evitare di ripeterli o per lo meno, per contenerli. Alla soglia dei quaranta, infatti, ancora mi riscopro incapace a cavarmela in situazioni oramai date per acquisite: gestire il quotidiano, far fronte alle inevitabili beghe e trovare soluzioni pratiche, veloci e indolori. Al tempo stesso però sono una campionessa nell’ingigantire i problemi, le ansie e le preoccupazioni, creando un mix esplosivo di negatività che tinge il panorama di scuro…
Venerdì mi sono regalata un’ora e complice l’Ipernonna, che si è occupata di Cestino, insieme alla piccola urlatrice sono stata a tagliarmi i capelli.
"Il secondo figlio è più facile da gestire, meno impegnativo e noi siam più preparate”
Questa più o meno la “tiritera” che ho sentito per un’ora condita da tanti che bello e come vorrei essere al tuo posto, ed io, che all’inizio ne ero convinta, ora non lo sono più così tanto ma non ho avuto comunque il coraggio di smentire. Ci ha pensato la parrucchiera a farlo. Fino a quel momento stranamente silenziosa, con le lacrime agli occhi, ha raccontato quello che non avevo proprio bisogno di sentire.
“Scusami se sono dura, ma io non t’invido! Ho avuto il secondo figlio a distanza di tre anni dal primo, proprio come te e a ripensarci mi viene la pelle d’oca”. Ha descritto quel periodo per filo e per segno, con dovizia di particolari, proprio come se fosse ieri. Un grosso buco nero dove era caduta senza possibilità di risalita. Si ok, con il secondo figlio sapeva cambiare un pannolino, ma non era preparata a farlo mentre aveva l’altro agganciato a una gamba, allattare le era venuto più naturale ma non era stato meno faticoso, l’esperienza non la faceva accorre al primo pianto, ma due ore di strilli erano comunque snervanti.
“No, non t’invidio, preferisco ora che sono grandi ed io sono di nuovo un essere umano”. Se mi servivano incoraggiamenti, ero di sicuro nel posto sbagliato e al momento sbagliato e infatti sono uscita da lì tra l’incazzato e il frastornato perché, se pur mi scoccia, in quelle parole io mi ritrovo e a malincuore, devo ammettere che sono vere e lo sono ancor di più oggi, che ho la consapevolezza di non averne azzeccata una nelle ultime 48 ore. La situazione mi è sfuggita di mano e mentre Cestino ne combinava anche di notte, Cicina ha urlato per tutto il week end, facendo di me un avanzo da buttare nell’indifferenziata. Ora, complice la festa del paese e il suo primo gioco da grandi, Cestino è finalmente crollato al mio fianco ma ha pensato bene di spalmarmi gamba e braccia su tutto il corpo e allo stesso modo sta facendo Cicina ma con un occhio aperto e uno chiuso, caso mai avessi la voglia di scappare. Io e il Principe stanchi e persi nel vuoto, sembriamo due, che dopo aver dato una festa, in cui tutti si sono divertiti tranne noi, si ritrovano da soli a dover pulire i cocci e sopra di noi un fumetto con scritto FINALMENTE DOMANI SI TORNA AL LAVORO!Devo concentrarmi sul positivo lo so, su quello che di buono la settimana ha lasciato, sul fatto che un piccolo miglioramento sullo spinoso fronte lavorativo c’è stato, sul Meteo che ha annunciato estate a partire da martedì, sul compleanno di Cestino da festeggiare e sulla connessione che si spererà domani, tornerà, o anche su un marchingegno chiamato lettino, che il Principe ci ha regalato per notti tranquille e che ora è montato di fianco al letto. Su questo dovrei concentrarmi ma un lieve rumore d’orologio mi dice che è oramai lunedì e così spengo la luce. Il principe è ancora davanti alla Tv spenta, Cestino alla mia sinistra nella posizione di cui sopra, Cicina nel marchingegno alla mia destra. Fa caldo, io dovrei andare in bagno e non so da che parte scavalcare.
Mi guardo intorno e inizio la settimana con una certezza: sono circondata!!! Forza Baby impara a ballare..due tre quattro, due tre quattro....