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Lo spazio, una questione privata

Creato il 16 dicembre 2013 da Media Inaf

Una delle storiche rampe di lancio del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, verrà affittata a una società privata, la SpaceX. È solo un nuovo tassello nell'apertura a partner commerciali da parte delle agenzie spaziali, NASA in primis

di Matteo De Giuli La rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida. Credit: NASA/Bill Ingalls

La rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida. Crediti: NASA/Bill Ingalls

Lontani i tempi della guerra fredda, la nuova corsa allo spazio sembra essere diventata una faccenda di libero mercato. La graduale apertura ai privati da parte delle agenzie spaziali è iniziata solo qualche anno fa, ma oggi sono già una decina le aziende interessate alle presenti e future possibilità del commercio spaziale, dai viaggi turistici all’estrazione mineraria degli asteroidi.

Venerdì la NASA ha diffuso un annuncio che nel suo piccolo rimarrà nella storia dell’agenzia spaziale: una delle rampe di lancio del Kennedy Space Center verrà affittata a una società privata, la SpaceX.

Di proprietà di Elon Musk, cofondatore di PayPal e fondatore di Tesla Motors, SpaceX è forse la società spaziale privata che di più si è data da fare in questi anni, diventando famosa per l’accordo da oltre 1,5 miliardi di dollari stretto con la NASA per il lancio di 12 capsule orbitali da trasporto da inviare sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Per l’affitto della rampa, la SpaceX ha battuto la concorrente Blue Origin, joint venture del fondatore di Amazon.com, Jeff Bezos. “La NASA inizierà a lavorare con SpaceX per negoziare i termini del contratto di locazione della rampa di lancio denominata LC – 39A”, si legge nell’annuncio ufficiale pubblicato sul sito dell’agenzia spaziale statunitense. “Durante questi negoziati, la NASA non sarà in grado di discutere i dettagli del contratto di locazione”.

La Blue Origin non ha accettato di buon grado la sconfitta e ha presentato una protesta ufficiale al Government Accountability Office (GAO), sezione investigativa del governo federale, contestando la scelta della NASA. Il GAO non ha però riscontrato irregolarità sul processo di assegnazione della rampa di lancio da parte dell’agenzia spaziale. Se i negoziati andranno a buon fine, la storica rampa LC – 39A, utilizzata, tra gli altri, per il lancio di shuttle e di veicoli della missione Apollo, sarà quindi gestita da SpaceX. La NASA terrà per sé l’altra importante rampa di lancio del Kennedy Space Center, la 39B.

Il riutilizzo di LC-39A fa parte di un piano più ampio: la NASA, tra tagli di budget e nuove missioni, sta cercando di trasformare il Kennedy Space Center in un complesso più moderno, che possa essere utilizzato sia dal governo che da partner commerciali. E le infrastrutture uniche che offre fanno gola a molti.

Fonte: Media INAF | Scritto da Matteo De Giuli



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