LA SCHEDA:
Titolo: Lo Spettro
Autore: Jo Nesbo
Editore: Einaudi
Anno: luglio 2012
Pagine: 551
Prezzo: 19€
Sito ufficiale dell’autore: VAI:
A guardarlo bene, Jo Nesbo incute un po’ di timore. Molto probabilmente nella vita di tutti i giorni è una persona normale che adora giocare con il proprio cane, i propri figli e rilassarsi leggendo un buon libro o scrivendo. Ma, a primo impatto, potrebbe tranquillamente essere scambiato per un protagonista dei suoi gialli, cosa tutt’altro che negativa.
Ci piace credere che gli autori siano sempre, in qualche misura, come i personaggi che inventano, che abbiano vissuto parte delle storie che narrano. A nostro parere, se Litanie di Satana non fosse stata scritta da Baudelaire ma da Nicholas Spark (con tutto il rispetto), non avrebbe avuto lo stesso fascino.
Fascino (maledetto) che non manca ad Harry Hole, protagonista di Lo Spettro, ultima fatica letteraria di Jo Nesbo che Einaudi ha portato in libreria dal 2 luglio.
Il poliziotto alto quasi due metri, forzuto, alcolizzato e, occasionalmente, drogato per la nona volta è al centro delle vicende narrate da Nesbo.
È passato un anno dall’ultima volta che abbiamo incontrato l’ispettore Hole, quando Einaudi portò in Italia Il Leopardo (edito nel 2009 in Norvegia).
Oggi lo ritroviamo in quello che, a detta di Nesbo, tecnicamente parlando è il suo miglior romanzo. L’autore, inoltre, aggiunge che esso è anche il più cupo e feroce.
Effettivamente il romanzo è intriso di angoscia, il lettore cammina sull’anima di Hole, stesa come un lenzuolo sporco sul ciglio di un baratro, a metà tra terreni orizzonti di speranza ed abissi oscuri.
Hole fa ritorno ad Oslo, la sua terra, dopo essere stato per tre anni lontano da essa.
Non sperava che stendessero tappeti rossi al suo rientro ma nemmeno di sapere che Oleg, il figlio avuto con Rakel (ex di cui è ancora innamorato) fosse accusato di omicidio.
Affari di droga, a quanto pare.
Niente più eroina ad Oslo bensì violina, un nuovo stupefacente che, in qualche modo, avrebbe coinvolto Oleg in un assassinio.
Inizierà per Harry un viaggio tra le strade e la feccia della città, alla ricerca di una verità che porterà a galla più di un colpo di scena.
L’ispettore farà la conoscenza di personaggi misteriosi e, a dir poco, loschi, che caratterizzeranno una storia dalle tinte varie: scure come i sobborghi, rosse come il sangue che, in alcuni momenti, scorrerà a fiumi in scene che possiamo tranquillamente definire “splatter” (mai forzate, mai fuori luogo). Nesbo ha avvisato: il mio romanzo più feroce.
Harry Hole sopravvive, appare invecchiato e stanco ma non meno acuto e scaltro.
Non è semplice ravvivare l’interesse su un personaggio riproposto per nove volte ai lettori, eppure Nesbo ci riesce. Non solo: fa meglio delle altre volte.
L’indagine psicologica riservata ai personaggi, in particolare al primo attore, è profonda ed appagante, dona classe al romanzo e lo rende credibile e dettagliato in giusta misura.
L’intenzione di Nesbo era quella di riuscire a donare ai lettori, attraverso Lo Spettro, un’emozione, una commozione.
È riuscito nell’intento ?
Decisamente si.
4 segnalibri su 5 per Nesbo!
Sinossi:
Sono passati tre anni da quando Harry Hole è andato via. Via da Oslo, via dalla Centrale di polizia, via dalla donna che ha amato e ferito troppo, e troppe volte. Ma dai suoi fantasmi no, da quelli non è riuscito a fuggire: l’hanno inseguito a Hong Kong e ora lo reclamano, e Harry non può non rispondere, non può non tornare. Oleg, il figlio di Rakel, il ragazzo che lui ha cresciuto come fosse anche figlio suo, è in carcere. Accusa: l’omicidio di Gusto Hanssen, il suo migliore amico. Movente: secondo gli investigatori, un regolamento di conti nel mondo della droga. Ma Harry non ci crede. Oleg, il suo Oleg, il bambino che lo teneva per mano e lo chiamava papà, può essere diventato un tossicodipendente, ma non un assassino. E a lui non resta che correre a casa, correre contro il tempo, in cerca di una verità diversa da quella già decretata. Una verità che si nasconde tanto nelle maglie dei sentimenti più profondi che legano le persone, quanto nei quartieri dello spaccio, con l’ombra misteriosa di un nemico inafferrabile che lo vuole morto.
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L’autore
Jo Nesbo è uno scrittore e musicista (canta e suona con la band Di Derre) norvegese. È il “padre” di Harry Hole, l’ispettore a cui sono dedicati nove suoi romanzi. Nato nel 1960 ad Oslo, non era ancora 40-enne quando scrisse Flaggermusmannen (The Bat Man), il primo libro con cui si presentò al mondo letterario e grazie al quale vinse il Glass Key Award per il miglior romanzo giallo norvegese. Solo la prima di una lunga serie di riconoscenze.
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