Lunar Atmosphere Composition Experiment (LACE), Apollo 17
Credit: NASA
Utilizzando lo spettrometro Lyman Alpha Mapping Project (LAMP) a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), gli scienziati hanno effettuato le prime osservazioni dell'elio che compone la debole atmosfera lunare.
Queste osservazioni vanno ad integrare i risultati ottenuti quarant'anni fa dal Lunar Atmosphere Composition Experiment (LACE) dell'Apollo17.
Sebbene sia stato progettato per mappare la superficie lunare, il LAMP è stato utilizzato per esaminare le radiazioni ultraviolette nella debole atmosfera lunare, sopra la superficie.
Poichè l'elio è un elemento presente nello spazio interplanetario, sono state applicate diverse tecniche per cercare di isolare sono l'elio originato dalla Luna.
"La domanda è: l'elio proviene dall'interno della Luna, ad esempio a causa del decadimento radioattivo delle rocce o proviene da una sorgente esterna come il vento solare?", si chiede il Dr. Alan Stern vice presidente del Space Science and Engineering Division, al Southwest Research Institute, Boulder, Colorado.
"Se il responsabile è il vento solare questo ci insegnerà molto su come lavora questo processo anche su altri corpi", ha detto Stern.
Se venissero dimostrate tali correlazioni, l'elio potrebbe prodursi all'interno della Luna ed essere sprigionato durante i terremoti lunari.
E’ stata calcolata una densità di elio di 7.000 atomi per centimetri cubici a 120 gradi Kelvin. Le osservazioni del 1972 si aggiravano tra i 10.000 e i 50.000 atomi per centimetri cubici, a seconda del momento del giorno e della temperatura. Queste differenze potrebbero essere spiegate con un raffreddamento atmosferico e la concentrazioni di atomi a quote più basse.
Durante le osservazioni future, i rilevamenti di LAMP non si limiteranno all'elio ma lo strumento indagherà anche sulla presenza e concentrazione di altri gas.
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