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Lo spirito anticonformista e ribelle della liberazione.

Da Suddegenere

Lo spirito anticonformista e ribelle della liberazione.

Le risposte, da parte delle donne, al calendario di Oliviero Toscani- che ormai conosciamo tutte/i- ed al suo legame pubblicitario con il  Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, nonchè con prodotti suini bagnati dal lambrusco, sono state molte e diverse.

Quella che trovo veramente entusiasmante è l’idea che si realizza nel calendario delle donne in difesa delle vagine (contro le mutilazioni genitali) che trovate qui

“…E’ un calendario che celebra la vagina per quello che è: un organo strabiliante, per la sua bellezza e per la sua meravigliosa simbologia; ma lo fa anche celebrando tutta l’immensa voglia che noi donne abbiamo di chinarci sulle tantissime altre donne che nel mondo patiscono vessazioni senza fine, senza il soccorso della famiglia e tantomeno di compagni solidali, né della società, né delle leggi, in un terrificante intreccio di intimidazioni che impedisce di reagire, facendo delle donne anziane le aguzzine delle stesse figlie che amano, ma che non possono difendere. In questo caso… il tema del calendario, cioè la FIGA, e che qui, attraverso la rappresentazione delle vagine dice la nostra gioia di essere donne, è anche quello dell’immenso strazio che nel mondo ancora affligge moltissimi milioni di donne: la mutilazione dei genitali, l’asportazione del clitoride, la costrizione attraverso escissioni, cuciture e altre torture orribili che causano sofferenze indicibili per tutta la vita …”

Un calendario che, attraverso le immagini del pube, intende celebrare una meravigliosa parte del corpo femminile,  altamente simbolica…

["A questo pensavo osservando alcune bambine che disegnavano cuori sui loro quaderni, mettendo persino i cuoricini sulle i al posto dei puntini, e mi domandavo: Saranno cosi' attratte da questa forma primordiale perchè è cosi' simile al loro corpo?Ci ho pensato di nuovo mentre ascoltavo un gruppo di una ventina di ragazzine dai nove ai sedici anni che avevano deciso di trovare una parola collettiva comprendente tutto: vagina, labbra, clitoride. Dopo molte discussioni, la scelta cadde su "fascio di potere". Ma la cosa piu' importante è che la discussione si era svolta tra urla e risate. Ho pensato: Quanta strada è stata fatta, per fortuna da quel "parti basse" pronunciato sotto voce. Vorrei che le mie antenate avessero saputo che il loro corpo era sacro."Gloria Steinem, I monologhi della vagina,prefazione ]

un calendario che non è commerciale, e in barba alla mercificazione del corpo  femminile e di ogni sua parte -leit motiv dei nostri tempi bui- propone, anche attraverso l’uso dei colori vivaci, una riflessione autentica sulla gioia dell’essere donne e su come questa gioia e la speranza di felicità possano essere distrutte irrimediabilmente dalle torture inflitte ancora oggi a molte donne attraverso le mutilazioni genitali.

Impressione immediata?Una ventata di aria fresca, di liberazione


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