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Lo sport è rilassante

Da Desian
Può sembrare buffo: se uno pensa che andare in piscina sia soltanto fare un'attività sportiva.
Perché negli ultimi tempi, questo primario compito del sottoscritto, si sta trasformando in un briefing educativo. L'uomo piccolo si è ormai trovato a far gruppo coi suoi compagni di nuoto e, fedele nei secoli al suo carattere burlone e ridanciano, è subito diventato il simpatico della combriccola.
Questo ruolo comporta l'essere anche sempre al centro di scherzi, frizzi e lazzi. Risultato? Essere spesso impegnato in altro, piuttosto che seguire l'istruttore. E il babbo mormora: "Uomo piccolo dovresti darti una regolata, siamo qui affinché tu impari a nuotare non per un pomeriggio di festa". Oppure: "Stasera, uomo piccolo, non mi sei piaciuto affatto e, l'hai visto, anche l'istruttore, a un certo punto, non sapeva più come redarguirti". Eccetera.
(Se ci si mettono, i babbi sanno essere quasi più pallosi delle mamme. Quasi).
Così, abbiamo preso la via traversa: lui a scusarsi per aver fatto, in effetti, "un po' troppo casino" (testuale); desian a rimbrottare in maniera un po' troppo diretta e poco intelligente.
La via traversa ha assunto i toni di un pacatissimo incontro di cervelli. Nel tratto in macchina da casa alla piscina, desian fa finta di parlare dei massimi sistemi comportamentali e, se l'uomo piccolo si lagna del fatto che "sono gli altri a mettermi in mezzo", infila qua e là perle di saggezza babbesche sul sottrarsi alle dinamiche del caos, sull'evitare di rispondere agli stimoli al cazzeggio, sul rispetto da portare al lavoro dell'istruttore e via dicendo.
Oh, non so cosa l'uomo piccolo abbia capito. Però funziona.
Davvero.
Si sta dando una calmata.
Yeah.

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