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Lo sport femminile che piace a me

Creato il 16 maggio 2011 da Charliemanson78

LO SPORT FEMMINILE CHE PIACE A ME
Gli uomini sono mediamente più legati allo sport di quanto non lo siano le donne. Per lo meno, ne guardano di più. La questione è "come lo guardano". Quando ci sono gli sport maschili, l'atteggiamento è molto più tecnico e campanilistico; quando si guardano le donne, la situazione cambia di parecchio.
I veri sportivi si incazzeranno e mi daranno del maiale, ma è meglio essere sinceri: io lo sport femminile lo guardo solo se le atlete "meritano", esticamente parlando.
Io, un cesso a pedali non la guardo. Brava la Schiavone a vincere il Roland Garros, l'anno scorso… brava… però, boiaccia che cesso! Non vi dico le battute che ho fatto quando ho letto la sua dichiarazione:"io faccio sesso prima delle partite".
Ho avuto molta più soddisfazione ieri, quando la Sharapova (in foto) ha vinto a Roma, smerdando la rivale in 2 set. Avrebbe anche potuto perdere, ma vincendo, ho dato una bella pennellata di ipocrisia ai miei commenti:"eeeeeh, però, sta Sharapova se gioca! Dovrei giocare un po' con lei,così magari miglioro il rovescio e lo smash". Cioè oh, è davvero fortissima, però cazzarola s'è gnocca.
So che molti maschietti la pensano come me. Provate a trovare un gruppo di uomini che parla di sport femminile e non fa commenti estetici sulle giocatrici.
Non a caso, a parte il calcio, ho sempre fatto sport dove le ragazzuole c'erano eccome.
Il nuoto è quello che mi ha dato più soddisfazioni, perché si faceva in gruppi misti. Il primo corso l'ho fatto in 3a elementare. Non avevo idea di cosa avrei potuto farci con quella roba che avevo davanti ma mi piaceva. Ricordo con piacere "lo stile libero": si partiva in batteria di 5-6 per volta. Io mi mettevo sempre in coda a una delle femmine, così potevo guardarle il culo mentre nuotavo dietro di lei. Avevo pure gli occhialini perché "il cloro mi dava fastidio". Cazzate, non mi faceva niente. Facevo solo per avere l'alta definizione. Ero fubbo io!
In tutto questo, non vi dico la faticaccia orrenda. Erano più grandi di me e stargli dietro non era mica semplice. Il risultato fu duplice: oltre a guardarmi dei culi, ero così allenato da beccarmi la categoria "delfino" (la prima) già al primo corso di nuoto. Insomma, culo rules!
Atletica e pallavolo: favorito dal mio dna, questi 2 sport mi hanno dato delle soddisfazioni sportive notevoli, ma essendo ancora un po' troppo timido per via dell'età, non ho approfittato granchè del tifo con la gonna. Certo che ero proprio un pirla!! Vabè, comunque qualche soddisfazione c'era. Che poi si traducesse nel "mettermi" con una che mi lasciava e mi riprendeva a suo insindacabile tiramento di culo, al costo di qualche bacetto, poco importava. A quell'età, andava pure bene. Insomma, a 10-11 anni, sbaciucchiarsi era come trombare. Andava bene così.
Col tempo, ho apprezzato anche il tifo "contro". Quelle che non cagavo di pezza, mi tifavano contro nei tornei fra le scuole. Stronze.
Freud tradurrebbe tutto questo con qualcosa legato al mio pisello, ma non darei molto peso alla cosa: Freud è morto. L'importante è usarlo, il pisello. Se te lo tieni sottochiave, non ti serve.
Comunque, darei la colpa a tutti quei telefilm americani dove se eri un fenomeno nello sport, ti trombavi la più figa della scuola, anche se eri uno scimmione senza cervello. Quelli col cervello, non trombavano mai, se non per grazia divina e con la amichetta vicina di casa, sciattona e figa di legno, dopo un martirio di 3 serie televisive.
Si, insomma, meglio lo scimmione fico che vinceva le partite e tutte gli sbavavano dietro.
Quando poi ho realizzato che non giocherò mai a tennis come Federer e non avrò il dribbling di Ronaldo, ho pensato che sarebbe stato opportuno puntare anche sulle boiate. Quelle le dico davvero bene e i culi si son girati volentieri lo stesso.
Gli altri sportivi sono tanto diversi da me?
La morale: l'importante non è vincere, ma se aiuta a rimorchiare, è meglio vincere.
Charlie

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