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Lo spostamento delle stelle, a causa del fenomeno della rifrazione, varia al variare della loro posizione in cielo.
La posizione delle stelle che stanno allo zenit (sopra la nostra testa) non subisce alcuna deviazione, ma man mano che consideriamo stelle più vicine all’orizzonte, l’effetto diventa sempre più importante.
A metà strada tra lo zenit e l’orizzonte (45°) la deviazione dovuta alla rifrazione è già importante ed è pari a circa 1/30 del diametro apparente della Luna. Se scendiamo ulteriormente verso l’orizzonte, l’effetto diventa ancora più forte: molto vicino all’orizzonte la posizione della stella ci appare spostata di ben mezzo grado, praticamente tanto quanto è il diametro apparente della Luna in cielo.
Quello che vediamo di notte è quindi l’immagine delle stelle che viene deviata dalla posizione che dovrebbero avere e tale deviazione è tanto più grande quanto più ci si allontana dallo zenit verso l’orizzonte.
Per questo fenomeno della rifrazione, che agisce in modo differente a seconda dell’altezza della stella sull’orizzionte, se ci troviamo in aperta campagna o in riva al mare con un orizzonte pulito e senza montagne, ci permette di osservare all’alba il Sole un po’ prima del suo effettivo sorgere e al tramonto il Sole un po’ dopo il suo tramontare. La rifrazione sposta sopra l’orizzonte il nostro Sole (l’immagine apparente del nostro Sole) di mezzo grado, facendocelo osservare qualche minuto “prima” all’alba e ancora per qualche minuto al tramonto.
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Sabrina