Visto in VHS.
Per New York va in giro un matto che squarcia i ventri di giovani figliole e prende per il culo la polizia telefonando con la voce di paperino…
Allora, se vogliamo fare un paragone questo è proprio un film alla Dario Argento. Di meglio di Argento ha la semplicità, non nella trama, ma nello stile; Fulci evita ogni barocchismo e rinuncia ad effetti autoriali in favore di una film visivamente più semplice e meno pesante di qualunque film di Argento. La cosa è decisamente positiva… inoltre Fulci dimostra una certa capacità nel mettere in scena, nel narrare; si prende gioco dello spettatore facendogli credere cose che poi sistematicamente smentisce (su tutte l’arrivo del ragazzo nell’ospedale dove è ricoverata la donna sopravvissuta, che sembra essere una minaccia, invece…)
Però Fulci ci prova a creare tensione, a fare suspence, se non addirittura paura… ma non ci riesce. Ci prova, ma neppure lo splatter è decente. Giusto del rosso schizzato in giro, ma niente di più. Inoltre la storia, per carità, funziona, stupisce ed è quasi quasi credibile; però è evidente che Fulci ci tiene poco, vuol solo mettere in scena qualche ammazzamento per giustificare la descrizione di un mondo. Si perché il regista sembra più interessato a mostrare una New York sommersa dalla morbosità che non a seguire le vicende di un ispettore, di una vittima e di un assassino. Ogni personaggi di questa vicenda ha un rapporto distorto con la sessualità, anche quelli positivi (l’ispettore che fa sesso solo con prostitute, o lo psicologo che è un omosessuale represso che si sfoga con le riviste); lunghe scene indulgono sulla donna che va in giro a registrare gli ansiti, anche se molte di quelle scene sono oggettivamente inutili; le riprese in esterni sono spesso in vie a luci rosse; ecc… Fulci vuol creare un mondo incentrato sul sesso in maniera malata e in questo riesce da dio, poi però quando deve raccontare una storia che si muove in mezzo a questo mondo sembra starci dietro con meno interesse; e la trama va velocemente a puttane con fatti che succedono senza essere spiegati... e ovviamente lo spettatore s'annoia.