“L’Italia non è ancora il Paese dell’Innovazione: ho tuttavia sperimentato un potenziale enorme tra i giovani, anche superiore a quello della Silicon Valley. Basterebbe solo piu’ coraggio e -soprattutto- fame di creare/cambiare, comprendendo che la scienza e la tecnologia sono lo strumento migliore di affrancamento culturale e promozione sociale. “Stay Hungry. Stay Foolish”, come disse anni fa Steve Jobs ai ragazzi di Stanford“. Il biglietto da visita di Vincenzo Di Nicola, 34enne ingegnere e startupper diviso tra Stati Uniti e Italia, racconta tutto della sua voglia di “restituire” al proprio Paese quanto di meglio appreso e realizzato all’estero.
Partito per gli Stati Uniti seguendo le orme del nonno (anche lui emigrato Oltreoceano diversi decenni prima), Vincenzo -iscritto a Ingegneria Informatica- molla le ancore verso l’Università di San Diego, dove resta un altro anno come ricercatore.
“L’approccio allo studio americano mi aveva davvero affascinato: meno “filosofia” dell’ingegneria, e molta piu’ sostanza pratica nel costruire progetti per il mondo reale“, ricorda Vincenzo a distanza di anni.
Negli anni successivi decide di abbandonare la carriera accademica, nella quale si stavano aprendo interessanti opportunità per lui, per intraprendere quella aziendale: Yahoo! e Microsoft rappresentano le prime fondamentali esperienze in quetso senso, prima che -insieme ad un amico- nascesse l’idea di fondare una propria start-up.
Vede così la luce Go Pago, innovativa azienda pensata per ridurre i tempi di ordine, acquisto e ritiro di cibi e bevande presso i principali negozi e catene USA. Il tutto attraverso uno smartphone. GoPago rappresenta a tutt’oggi una delle iniziative di maggior successo di giovani startupper italiani negli USA. Nove mesi fa l’azienda è stata venduta ad Amazon, per una cifra mai rivelata.
Vincenzo nel frattempo è tornato in Italia: sta valutando vari progetti, con l’obiettivo di far nascere qualcosa di importante qui. “Give back”…
Ospite della puntata è Roberto Bonzio, giornalista e ideatore del sito “Italiani di Frontiera”, nato per raccontare le storie di italiani che in California ce l’hanno fatta, a qualsiasi “latitudine storica”. Con Roberto approfondiamo il concetto del “give back”.
Nella rubrica “Expats” torniamo a parlare di ricerca, raccontando Recif, una nuova rete nata con l’obiettivo di mettere in contatto i ricercatori italiani in Francia. Ce ne parla Borna Scognamiglio, vicepresidente di Recif.
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La discussione di settembre: “Tema Liberalizzazioni: quanto un’economia ingessata danneggia i giovani e le loro prospettive di carriera? Come liberalizzare l’economia italiana e aprire nuovi spazi per i giovani, evitandone la fuga all’estero? Questo Governo ha fatto abbastanza?”
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Alla prossima puntata: sabato 27 settembre, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!