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Lo stato dell’arte (contemporanea) a Firenze

Creato il 22 novembre 2014 da Wfirenze @WFirenze
Mostra alla Strozzina di Firenze

Mostra alla Strozzina di Firenze

Un rapporto sempre conflittuale quello tra l’arte contemporanea e Firenze, città che sembra non potersi staccare, neanche per un attimo, dal Rinascimento. E saluta, dopo diverse stagioni quel piccolo gioiello della Strozzina. Addio dunque ai mitici giovedì che ci hanno accompagnato per lunghe annate, una vera boccata d’aria nell’apnea culturale della città. Tra lecture, ospiti brillanti, mostre, installazioni, inaugurazione e mostre raccontate dagli studenti. Chiude come a suo tempo aveva chiuso l’EX3.

Ma cos’è davvero l’arte contemporanea? Non è solo un vernissage del giovedì sera, un evento mondano, o un sasso messo sotto i riflettori, un’opera d’arte incomprensibile ai più. L’arte contemporanea è un’indagine costante di una realtà in continua mutazione. Privarsene significa privarsi di strumenti per comprendere la realtà che ci circonda. Una realtà sempre più complessa peraltro.

Evan Baden in mostra alla Strozzina di Firenze - 2011

Evan Baden in mostra alla Strozzina di Firenze – 2011

Un piccolo esempio che mi è recentemente tornato in mente è il lavoro del fotografo Evan Baden (USA) nella mostra “Identità virtuali“. Siamo tra maggio e luglio del 2011, l’artista ci racconta una realtà che nel giro di pochi anni sarebbe diventata sempre più familiare. Quella degli adolescenti immersi nella comunicazione digitale. Un fenomeno che adesso è lampante e non legato solo agli adolescenti, ma che allora era ancora agli albori, almeno in Italia.
L’arte come strumento di analisi del presente, come dicevo, e in alcuni casi anche del futuro prossimo.
La scena descritta allora, è una scena oggi quasi quotidiana. “I visi assorti, quasi assenti, sono illuminati unicamente dalla luce degli schermi dei diversi supporti tecnologici che li connettono a una realtà virtuale apparentemente più reale di quella del mondo fisico”.
Privandoci dell’arte contemporanea ci priviamo anche di questo.

Chiudo riprendendo un articolo di Artribune: “Niente mostre, purtroppo, a La Strozzina. Spazio negli interrati di Palazzo Strozzi a Firenze dove per anni abbiamo assistito a belle rassegne organizzate dall’allora direttrice Fanziska Nori oggi viene usato come spazio eventi, anche qui brandizzati da privati (in questo caso una nota catena di alberghi), e cocktail party di supporto alla mostrona su Pablo Picasso allestita nei piani superiori. Un altro piccolo colpo al cuore. Anche qui, vivaddio, si poteva avere un po’ più di delicatezza invece di trasformare l’ormai ex glorioso CCCS in una banalotta “Sala Strozzina” dove sorseggiare un prosecchino“. Leggi l’articolo completo su artribune.com



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