Negli anni 70 c'era un deputato democristiano, Massimo De Carolis, che fondò un movimento denominato "Maggioranza Silenziosa" slogan poi mutuato dagli organi di informazione (o disinformazione, a seconda dei gusti). Con questa espressione, infatti, si passò a designare quegli italiani che non scendevano in piazza, né scioperavano. Quelli che non volevano sporcarsi le mani e votavano DC, vergognandosene pure un po', turandosi il naso.
Insomma non lo facevano sapere in giro che votavano i democristiani, un po' come quelli che votano Berlusconi. Ed erano effettivamente la maggioranza perchè poi, nel segreto dell'urna, vincevano tutte le elezioni.
Ebbene, questo preambolo serve a dire che alla fine siamo sempre quelli della "maggioranza silenziosa". In Italia tutti gli eventi storici di un qualche rilievo sono stati progettati e realizzati da avanguardie coraggiose o criminali. Basti pensare al Risorgimento, al Fascismo, alla Resistenza. Tutto il resto, la "maggioranza silenziosa" per l'appunto, preferiva restare a guardare per poter osannare il vincitore o impiccare il perdente.
Quando Monti dice che gli italiani si "sono comportati con stile britannico" nell'accettare l'ennesima stangata mi è venuto da ridere. Più che altro abbiamo reagito al solito modo, nel senso che stiamo a guardare chi vince facendoci il segno della croce (se credenti) o producendoci in scongiuri vari (se superstiziosi). Cioè speriamo che ci rimangano almeno le mutande, qualche spicciolo e magari il campionato di calcio. Insomma, i soliti puttanoni da "Franza o Spagna purchè si magna".