Magazine Diario personale

Lo stipendio dell’anima

Da Lupussinefabula

Quanta fatica…fare il pane a mano; sentire l’odore del lievito espandersi in casa, imparare che se chiudi le finestre lievita meglio; sentire la fatica quando inizia a impastare ma osservare che poi, grazie alle tue mani, la sua consistenza cambia, diventa più filamentoso e più lucido, e tu sai che è perché il glutine si ‘scalda’ e si scioglie sotto lo scaldarsi delle tue mani, con la forza e il movimento che gli imprimi…

Sentire il proprio respiro farsi un po’ più affaticato, vedere le tue mani diventare rosse, come se il tuo corpo compartecipasse di questa trasformazione.

E poi aspettare, sbirciarlo sotto il canovaccio mentre cresce, e poi sentirne tutta la fragranza mentre si cuoce in forno…

E immaginare di assaporarlo con l’olio…

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Gesti antichi che se avessi il tempo ripeterei ogni giorno; gesti antichi che danno il giusto valore alle azioni, alle loro conseguenze (anche minime, a livello molecolare!) e al tempo, all’attesa, al sapore della sorpresa. E al benessere di mangiare qualcosa che viene da te, dalle tue mani, dalla tua fatica…

Quanto mi manca nella vita tutto questo. C’è sempre troppa fretta.
Tutto questo paga più dei soldi dello stipendio.
Paga l’anima.



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