Magazine Media e Comunicazione
È arrivato il giorno della conferma. Di sorpresa non si può certo parlare, perché il taglio che i lavoratori dipendenti e i pensionati stanno trovando in queste ore del fatidico "27 del mese" è stato più che annunciato. Ma la scoperta non è lo stesso piacevole per lo sblocco delle addizionali regionali e comunali. L'aumento del prelievo è scattato per tutti sulle addizionali regionali e sarà dello 0,33%, con un effetto che varierà dai 51 euro annui per un salario da 1.200 euro mese ai 137 annui per uno stipendio da 3.200 euro per l'Irpef Regionale. Pagheranno invece 73 euro i contribuenti con 1.700 euro di stipendio e 94 euro quelli che con una busta paga mensile di 2.200 euro. Aumenti boom per la benzina che in un anno costa il 18% in più. II salasso vero per le tasche degli italiani arriverà però a giugno con l'Imu. La nuova imposta municipale è una nuova Ici che si pagherà anche sulle prime case e che sarà ancora più alta sulle seconde. La chiamata alla cassa, per il debutto di questa nuova tassa, è per il 20 di giugno. A ottobre, poi, arriverà l'aumento dell'Iva dal 21 al 23%. Introdotto come norma di "salvaguardia" per raggiungere il pareggio di bilancio, potrà essere sostituito da altre fonti di entrata come la riduzione delle agevolazioni o le somme recuperate da una riorganizzazione della spesa pubblica.
Potrebbero interessarti anche :