E’ chiaro che l’argomento di queste settimane è l’antennagate creato intorno all’iPhone 4; sono state spese a riguardo parecchie parole che come
al solito solo raramente sono state supportate dai fatti.
Ci si è lanciati allora nello sport del chiacchiericcio da bar, creando enormi castelli di sabbia e gonfiando un problema che se effettivamente esiste, va quantomeno ridimensionato (e di parecchio).
Ad ogni modo, non avendo tra le mani un iPhone 4 ho preferito tacere: qualsiasi cosa avessi detto sarebbe stato frutto di congetture e ragionamenti altrui. Un contributo praticamente inutile.
Il fatto che poi il problema si presenti solo ad un numero ristretto di utenti (0.55% degli acquirenti) e che le associazioni dei consumatori abbiano
prima dato un voto estremamente positivo, per poi solo in un secondo momento rivalutare la scelta, mi fa pensare che nell’utilizzo normale sia difficile incappare nel problema o quantomeno riprodurlo sempre.
Mi hanno fatto però incuriosire gli articoli che Apple ha pubblicato sul proprio sito a margine della conferenza. Si tratta di un paio di pagine dove viene dimostrato che il problema non riguarda soltanto Apple, ma che si estende, come limite tecnologico, a diversi altri modelli di smartphone (nel sito sono citate Samsung, Nokia e BlackBerry).
Ora si dia il caso che il sottoscritto abbia a disposizione un BlackBerry Bold dello stesso tipo oggetto dell’analisi nel sito.
Incuriosito dalla cosa e favorito (se così si può dire) del segnale poco potente che H3G fa arrivare nella mia zona, ho deciso di realizzare una prova sperimentale.
Il risultato è nel video sotto:
Come potete vedere, una volta impugnato, il telefono perde fino a 3 tacche, arrivando al minimo disponibile oltre il quale salta il collegamento alla rete.
Per dovere di cronaca lo stesso accade con l’iPhone 3GS (entrambe le antenne si trovano nella parte posteriore in basso).
La stesso stupido test l’ho poi fatto a Roma (dove il segnale è molto forte e stabile) ed entrambi i telefoni hanno perso appena una tacca.
Pur con gli evidenti limiti di un esperimento simile, ci si può facilmente rendere conto di come il telefono sia tanto più sensibile alla perdita del segnale quanto il collegamento col gestore sia instabile o disturbato (e in questo caso H3G ahimè batte la concorrenza).
Dunque se rimane innegabile (a quanto pare ormai siamo tutti ingegneri elettronici specializzati in progettazione di antenne; in giro si leggono spesso commenti ben oltre il buon senso… bei tempi quando tutti erano esperti di compagnie aeree fallimentari) che un difetto di progettazione sia stato commesso, è anche vero che il problema sia da ridimensionare e inserire in un contesto generale che è tutt’altro che immune a questo problema.
E per ora questo è tutto, appena potrò provare l’iPhone 4 mi farò un’idea reale di cosa succede realmente nell’uso quotidiano.