Magazine Racconti
Ata arriva in parrocchia col suo bel vassoio pieno di palline di cioccolato.I bambini, in cortile, smettono di giocare e le corrono incontro."Ata! - gridano felici. - Che ci hai portato?""Una cosa buonissima! - risponde ridendo. - Don Ciccio dov'è?""Dentro". Dice un bambino allungando la mano sul vassoio, seguito dagli altri."Aspettate! - esclama lei. - Facciamole prima vedere a Don Ciccio, poi le potrete mangiare"."Va beeene!" Rispondono loro un po' delusi.Ata si avvia dentro, nel salone della parrocchia, e tutti i bimbi la seguono allegri.Un rumore di martellate precede il suo ingresso.Si affaccia alla porta un po' titubante."Permesso?" Il parroco si gira e la vede.Un largo sorriso si schiude sul suo bel volto rubicondo."Prego, prego!" La esorta a entrare.Ata avanza e il ragazzo dietro al parroco si gira verso di lei.Per poco non le cade il vassoio da mano.I bambini si affrettano a prenderlo e lo posano sul tavolo."Fiu!" Sospira uno."Fiu!" Ripetono gli altri.Pericolo scampato.Ata ha gli occhi fissi sul ragazzo."Filippo!" Esclama sorpresa, mentre il cuore comincia a fare le capriole."Ata". Sussurra lui.La risata di Don Ciccio spezza il momento d'imbarazzo."Su, - dice ai bambini, - andiamo a finire la partita e dopo mangiamo i dolcetti, eh?""Va bene, Don Ciccio!" Dicono i bimbi in coro.Lui si avvia con loro verso la porta del salone."Don Ciccio..." Lo chiama Ata.Il parroco si volta."Tu rimani pure qui, - le dice prima di uscire, - nel caso Filippo avesse bisogno di una mano. Tanto, vi conoscete, no?" ."Ma..." Don Ciccio chiude la porta senza sentire quello che gli vuole dire.Soli, i due ragazzi si guardano imbarazzati.Ata si guarda un po' intorno in cerca d'ispirazione.Vede il martello e i chiodi sul palco dove si fanno gli spettacolini."Cosa stai facendo?" Domanda.Filippo si gratta la testa.Lo fa sempre quando è in imbarazzo."Ehm... Don mi ha chiesto di riparare il palchetto... sai, per i bambini..." Risponde.Un guizzo attraversa gli occhi di Ata."Ha dato la penitenza anche a te, eh?" Chiede maliziosa."No!" Esclama lui di getto.Lei gli lancia uno sguardo indagatore."Be'... ecco... sì". Ammette abbassando il capo.Ata soffoca un sorriso divertito."Anche a me l'ha data. - confessa. - Sai, i dolcetti...""Davvero?"Filippo fa un sospiro sollevato.Si guardano e scoppiano a ridere tutti e due.Poi smettono.Occhi negli occhi.Sempre più vicini.Il cuore a mille."Filippo!" Lo chiama un bambino entrando nel salone come una furia.Loro si allontanano l'uno dall'altra."Torè! - urla il parroco affannando dietro di lui. - Andiamo, che qui hanno da fare!"Il bambino lo ignora e tira Filippo per un braccio."Vieni anche tu a giocare, dai!" Lo prega.Filippo guarda prima lei, poi il parroco."Va bene! - acconsente infine. - Andiamo!"Don Ciccio fa un sospiro sconsolato guardando Ata e scuote la testa.Escono tutti in cortile.Ata si siede sui gradini della chiesa e si diverte a osservare Filippo mentre gioca a pallone con i ragazzini.Un lieve venticello le accarezza il viso e, il tiepido sole di tardo pomeriggio, le bacia il viso.Il suo amico la guarda, si ferma, poi si avvicina sorridendo."Che stanchezza! - esclama sedendosi accanto a lei. - Eh, gli anni cominciano a farsi sentire!""Ma va là, che giochi ancora benissimo!" Lo rassicura Ata.Lui sorride compiaciuto."Ricordi quando avevamo la loro età?" Le chiede."Quante ne abbiamo combinate insieme a tua sorella!" Dice lei."Ricordi quando giocavamo...""Ai pirati!" Lo precede Ata entusiasta."E alla caccia al tesoro?" Continua lui ridendo."E come posso dimenticarlo!" Esclama lei presa dai ricordi."E alla... famiglia?" Butta lì Filippo.Ata smette di ridere.Un tuffo al cuore."Io e te facevamo il papà e la mamma e Eli la figlia". Sussurra emozionata. "Già. - considera lui abbassando il capo. - Era tutto semplice, allora, e naturale".Silenzio.Ata l'osserva a corto di parole.Poi decide, ora o mai più."Filippo... quel giorno... - oddio, sta per svenire! - quando venisti a casa mia... co-cosa volevi dirmi?"Lui alza il capo.La scruta."Io ero venuto, perché..." Si decide a dire."Sì?" Lo incoraggia lei."Io volevo dirti che..."Bonk!Una pallonata lo colpisce in pieno viso.