Lo strudel, a chi non piace? Dolce, ma non troppo, croccante fuori e morbido dentro, buono sia caldo che freddo, leggero e nutriente con il suo ripieno di frutta … Certo! Questo è lo strudel più classico, l’apfelstrudel, di mele, di origini turche, sebbene ormai l’Alto Adige lo abbia adottato come una sua specialità.
Invece lo strudel può essere visto in maniera ben diversa: una parte esterna, di pasta, per contenere, e il ripieno che, in quel momento, ci piace di più, dolce o salato.
Allora vediamo di fare la pasta giusta, nella versione tradizionale e in quella adatta alla cucina vegana. Questa ultima altro non è che la “mia” pasta base per tutte le torte, e che ancora una volta dimostra la sua versatilità.
Ingredienti per la pasta tradizionale:
- 300 grammi di farina bianca
- 50 grammi di burro
- 1 uovo
- 1 bel pizzico di sale
- 1 cucchiaio di zucchero (per lo strudel dolce)
Ingredienti per la pasta veg:
- 300 grammi di farina bianca
- 3 cucchiai di olio evo
- 3 pizzichi di sale
- 1 cucchiaio di zucchero (per lo strudel dolce)
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura:30-40 minuti
Se fate la pasta tradizionale, dovete solo ricordarvi di far ammorbidire un pochino il burro, prima di impastare, o estraendolo dal frigo con anticipo, oppure passandolo nel forno a microonde per 30 secondi. Poi, per un impasto come per l’altro, io comincio con il mettere la farina in una ciotola, aggiungo gli ingredienti e l’acqua necessaria per ottenere un impasto morbido ma asciutto, infine trasferisco la pasta in un sacchetto di plastica, chiudo bene e lascio riposare. Quanto? Almeno mezz’ora, meglio se un po’ di più.
Come vogliamo farcirlo questo strudel? Con le classiche mele renette, pinoli e uvetta. A questo mix si può aggiungere una pera, oppure sostituire del tutto le mele con le pere. Va bene tutta la frutta poco acquosa, e tutta la frutta disidratata, e sio può arricchire e completare con la frutta secca (mandorle, nocciole, noci) oppure con i semi di girasole o di zucca.
Possiamo fare la versione salata, con un mix colorato di verdure (zucchine, carote, pomodori, peperoni, prima saltati qualche minuto in padella) a cui aggiungere eventualmente una mozzarella tagliata a dadini. Versioni più classiche prevedono prosciutto e mozzarella, tutto a dadini, o spinaci e ricotta frullati insieme.
Come idee più insolite suggerisco: zucca e amaretti, oppure zucca e gorgonzola, pere, pinoli e gorgonzola, salmone ed erba cipollina, funghi e fontina … e tutto quello che la fantasia (con buon senso) suggerisce.
Una volta preparato il ripieno, riprendete l’impasto e stendetelo su una superficie infarinata, schiacciandolo prima un po’ con le mani, quindi tirandolo bene con il mattarello. Potete scegliere, se lasciare la pasta un pochino più consistente oppure molto sottile. L’elasticità della pasta non pone limiti, come è possibile vedere dalla foto:
Accendete il forno a 180°.
Foderate la teglia con la carta da forno, e appoggiate subito la pasta: è molto più comodo farcire lo strudel nella teglia, piuttosto che trasferirlo quando è già pieno e arrotolato. In questo modo si è sicuri di non romperlo!
Stendete il ripieno in modo omogeneo, badando di lasciare abbastanza pasta per richiudere bene, sia nella lunghezza che nella larghezza.
Lasciatelo nel forno circa mezz’ora, poi controllate: è pronto quando la pasta ha assunto un bel color biscotto.
Deve raffreddare un pochino, sia per non ustionarsi, sia per riuscire ad affettarlo con maggiore facilità.
Spolverate di zucchero a velo lo strudel dolce, e servitelo come fine pasto, oppure a merenda, accompagnato da una bella tazza di tè.
Proponete lo strudel salato come antipasto, come piatto di mezzo o, in famiglia, come secondo.
Strategie: è possibile e perfino consigliabile preparare una quantità maggiore di pasta e porre in freezer l’eccedenza, che sarà cosi già pronta per la volta successiva.
Vorrei porre l’accento sull’aspetto strategico in termini di salute e costi. Se prepariamo noi la pasta, sappiamo che ingredienti utilizziamo e spendiamo davvero una cifra irrisoria. Se ci rivolgiamo a una pasta pronta (sfoglia, frolla, brisée), troviamo ingredienti (grassi e conservanti) che è meglio evitare, oltre a sostenere un costo pari a circa dieci volte quello casalingo.
Variazioni sul tema: Per una pasta croccante, usate acqua gelata, ricavata aggiungendo cubetti di ghiaccio all’acqua preparata per impastare.
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