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Lo strumento dello Spirito

Da Sharatan
Lo strumento dello Spirito
“A un uomo veloce, basta una parola; a un cavallo veloce, un colpo di frusta.
Migliaia di anni, un solo pensiero; un solo pensiero, migliaia di anni.
Dovete conoscerlo direttamente
prima che sia sollevato.

Ma ditemi, prima che sia sollevatocome lo cerchereste?”

(La Raccolta della Roccia Blu)


La saggezza antica afferma che saper usare la forza mentale è la più elevata manifestazione creativa dell’uomo, ed è l’impronta che conserviamo della nostra origine divina, perciò la purezza del pensiero umano può costruire un mondo interiore puro e raffinato come il nostro Creatore. Nelle prerogative umane vi è anche la capacità di dissimulare la vera natura del pensiero per mostrare anche l’opposto di ciò che pensiamo.Impariamo a vivere interpretando dei ruoli formali con cui impariamo a dissimulare l'interiorità con apparenze fittizie e ordinarie, poiché le apparenze sono credute primarie anche se carenti di sostanza. La capacità di nascondere la natura del pensiero diventa basilare per una pacifica convivenza, infatti pochi uomini potrebbero sostenere l’impatto con il vero pensiero degli altri. Nella mente esistono dei semi costituiti dai pensieri, dai sentimenti, dalle passioni, dalle paure e dalle preoccupazioni, infatti ogni contenuto interiore stimola il seme mentale simile e corrispondente. Quando un pensiero seme entra in noi si radica, e se viene nutrito e accudito può crescere e mettere delle profonde radici, finché diventa un albero che produce i frutti simili alla pianta da cui nascono.L’immagine dell‘albero interiore ci fa comprendere come la mente che non è ben governata possa produrre delle formazioni che sono dannose per il nostro equilibrio interiore. Un pensiero può offrire un colore opposto e diverso alla stessa giornata che può essere splendente o buia, poiché il pensiero può costruire o demolire, e il risultato finale è corrispondente alla qualità dei semi che accettiamo di accogliamo di conservare internamente. Conservare un pensiero negativo avvelena la nostra mente, perché il pensiero è incontrollabile soprattutto se viene nutrito dalla scontentezza delle condizioni di vita che tutti affermano essere crudeli. Tutti negano che le proprie condizioni siano giuste, poiché pochi comprendono che le nostre condizioni sono le logiche conseguenze dell’agire nelle situazioni, perciò nessuno vuole accettare il suo destino e tutti reclamano una sorte migliore.L’uomo discende dallo Spirito di cui condivide l’intima essenza, perciò noi siamo spirito e non siamo solo il corpo e la mente, infatti abbiamo tutte le facoltà che ci sono necessarie nella nostra mente, che è stata creata per ordinare il nostro mondo astrale che altrimenti resterebbe privo di controllo e diverebbe causa di sofferenze. La mente deve creare l’armonia interiore placando le forze interiori, perciò riordinando i dati e le informazioni ricevute dall‘uomo. La nostra mente è controllata per mezzo del Sé Superiore, se è risvegliato e pronto per avviare l’evoluzione, perciò per placare la mente è primaria l’accorta vigilanza della qualità del pensiero e grande forza di volontà. Se l’uomo non si ridesta alla realtà più elevata reste invischiato al livello più infimo dello sviluppo. Nel risveglio conosciamo il Sé Superiore e siamo placati perché siamo al sicuro nel luogo più sicuro che è nella "casa del padre" dove possiamo dimostrare tutta l’interezza di noi stessi. Nel ritorno conosciamo la totale libertà di essere autentici ed eliminiamo quello che ci rende infelici e limita la nostra pura essenzialità. I pensieri sono forze creatrici e se il pensiero si affina e spiritualizza diventa potentemente attivo e consegue enormi risultati, poiché esso attrae le forze affini per potersi nutrire con le loro risorse energetiche e poter potenziare il pensiero originario. L’uomo non usa il potere mentale per costruire una vita migliore, e non educa il suo pensiero come facevano nel mondo orientale, poiché ignora che il pensiero agisce sul mondo causale.Se crediamo che l’uomo è una scintilla dell’intelligenza divina e che il suo pensiero sia la sua più elevata prerogativa non possiamo trascurare la disciplina del riordino del mondo interiore, infatti sappiamo che il riposo non è l’inerzia mentale. La fretta che usiamo in tutto ciò che facciamo si riflette nel ritmo frenetico dei nostri pensieri che si rincorrono sviluppando l’ansia, la paura, il nervosismo e la confusione interiore.Sviluppare una disciplina mentale significa saper dialogare con noi stessi, infatti il nostro sé ascolta la voce del Sé Superiore solo se essa emergere dal silenzio del mondo interiore placato. Saper stare soli e saper pensare significa non temere la solitudine, poiché siamo sempre vicini a coloro che amiamo. La vita migliora se pensiamo usando la calma, infatti una efficace coltivazione mentale deve unire la pratica costante all’intenzione di migliorare.La nostra vita scorre sempre veloce, perciò la fretta viene impressa anche nei pensieri che si accavallano e s'intrecciano creando dei conflitti e un campo di battaglia interno che dilania. Il pensare deve essere una gioia e non una lotta mentale, perciò l’esterno non deve travolgere e devastare il mondo interiore con un pensare insano, penoso e doloroso. Se vogliamo conservare la pace e l'armonia interiore dobbiamo colmarci di pensieri positivi e elevati che ci possono saziare. Se pensare equivale a creare, allora l’uomo costruisce con l’intuizione e l’ispirazione mentale attualizzate nella concretizzazione materiale: il pensiero è la porta da cui la sostanza spirituale entra nell’uomo per concretizzarsi come prodotto del genio umano. Il nostro mondo dipende dal nostro modo di guardare, perché gli occhi sono condizionati dal modo di pensare, per questo dobbiamo occupare la mente di idee costruttive e opere positive, così che da godere dell’arricchimento della bellezza e avere la forza della positività.Una forza benefica tracima e si riversa anche nel nostro mondo materiale, perché l’equilibrio del pensiero e del sentimento accorda armoniosamente tutto il nostro strumento spirituale, infatti la mente diventa il cavallo bene aggiogato che giunge velocemente alla meta. Nella mente umana riposa la maggiore carica positiva o negativa, infatti scegliamo di vivere nell'ansia e nella nevrosi come vediamo nel frenetico mondo moderno con l’incremento delle aberrazioni mentali prodotte dall‘infelicità umana.Sono i sentimenti che creano i pensieri, perciò le relazioni umane sono originate dall’emotività e dall’immaginazione che sono gli elementi che devono essere controllati lucidamente, infatti l’immaginazione è eccitata dalla ripetizione di parole, di pensieri e di proponimenti che diventano mantra potenti. E' la ripetizione continua che riesce a ipnotizzare anche l’inconscio, poiché riesce ad entrare in profondità per inciderci come l’orafo che usa un bulino per decorare i suoi gioielli più preziosi.Tramite l’ipnotica ripetizione i propositi si agganciano ai desideri diventando un sottofondo persistente e si accrescono come delle profonde convinzioni che vengono sorrette dalla fede di riuscire a realizzarle. L’immaginazione è una potente facoltà che agisce con certezza, ma anche l’inconscio deve collaborare e accettare di credere a quello che viene ripetuto, poiché l’idea deve essere innestata in profondità per essere nutrita delle nostre energie più profonde e vitali.Se l’idea non è congeniale al nostro terreno interiore il suo seme secca o marcisce sebbene ogni innesto necessiti di tempo e pazienza, poiché nessuna concretizzazione è veloce. La prima difficoltà sarà quella di fare accettare l’idea come giusta, poi diamoci anche il tempo di far nascere le altre idee utili ad arricchire il nostro progetto originario: la convinzione necessaria è quella della fede che muove le montagne di cui dicono i vangeli. L’immaginazione umana si convince usando gli effetti dolorosi del male che temiamo, perciò la paura può stimolare sebbene sia insufficiente per l’inconscio che può fingere di essere persuaso. La tecnica migliore resta l’influenza positiva e la gioia della realizzazione futura del nostro obiettivo, perciò la convinzione tramite la gioia e la felicità.Le sapienze insegnano che la realtà è costruita con diversi piani che sono posti in ordine gerarchico, e ogni piano agisce in modo causale sul piano inferiore imprimendogli il suo principio regolatore. La creazione è avvenuta per emanazione del piano sottile e per la sua condensazione nella materia densa. La realtà è concreta ma la forza che ci muove è invisibile e misteriosa, quindi l’uomo la sperimenta in modo concreto nella potenza negli effetti concreti che esso produce, perciò ne viene influenzato.L’immaginazione ricama la materia come la goccia scava la roccia, perciò il potere del pensiero è nella visualizzazione della mente, infatti la mente usa le emozioni e i sentimenti per plasmare la nostra roccia, poiché l’immagine mentale non perde il colore e il calore dell’originale, e ne conserva tutte le sembianze reali, perciò la mente rende visibile lo spirito e lo trasforma in sostanza percepibile come quella materiale. Trascurare il pensiero significa rinnegare la nostra potenza creativa e rinnegare la manifestazione dell’energia che siamo, perciò diventa la totale preclusione al risveglio dei nostri valori interiori. Non voler pensare significa rinnegare la nostra essenza e dover subire il totale smarrimento del senso del vivere, cioè significa non ritrovare noi stessi e non riuscire a vivere felici nel mondo materiale concreto.Buona erranzaSharatan

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