lo svezzamento naturale o alimentazione complementare a richiesta

Da Mammacanguro

Che cosa è l'alimentazione complementare a richiesta?
E' il modo più naturale, sano e rispettoso di introdurre i solidi nell'alimentazione dei bambini, guidandoli attraverso il lento e graduale passaggio da una dieta a base di solo latte materno o artificiale all'universo dei cibi solidi.
Autosvezzamento è ripsettare i segnali del bambino: introdurre i solidi non prima che:

  • il bambino abbia perso il riflesso di estrusione (ovvero quello che fa tirare fuori la lingua se si stimola la bocca, necessario per la suzione al seno, e che molti confondono con l"abitudine al cucchiaino"),

  • che sia capace di stare seduto senza aiuto e

  • che mostri interesse verso quello che i grandi fanno a tavola durante i pasti.

Questi sono i segnali che indicano che i bambini sono pronti ad affacciarsi al mondo dei solidi. Ciò avviene di norma attorno ai 6 mesi, a volte poco prima, in molti casi dopo.
L'alimento principale, la base della dieta del bambino, rimane il latte, quello della mamma o quello del biberon. Ecco perché si parla di alimentazione complementare.


Un'interessante fonte di informazioni è il forum Autosvezzamento.it, da cui ho tratto questo passaggio:


Autosvezzamento è rispetto del bambino, delle sue scelte, dei suoi gusti, della sua sazietà e dei suoi no. Rispetto della tranquillità dei pasti, dei genitori e quindi dei figli. Niente pianti perché "non mi mangia", perché non vuole questo o non vuole quello. Niente stress perché "non ha finito la sua pappa, come farà a reggersi in piedi?". Niente improbabili scenette per tentare di fargli aprire la bocca e mangiare. I bambini hanno la capacità di autoregolarsi e dobbiamo solo imparare a rispettarli e dare loro fiducia.
Per approfondimenti, puoi leggere un articolo a cura di Lucio Piermarini, apparso sui quaderni ACP del 2007 dal titolo "Come e quando svezzare. Chiedetelo a lui"
Cliccando qui, potrete scaricare una presentazione a cura dei docenti dell'Università di Macerata, su Divezzamento e autosvezzamento.
Per indicazioni bibliografiche, clicca qui


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