A questo proposito ci sarebbero davvero tante cose da dire, perché sono molteplici le possibilità che si prospettano per sviluppare una storia. Ho dovuto fare una scelta di elementi, sulla base di ciò che a me è sembrato più significativo, quindi vi rimando al testo originale per una maggiore completezza.
Prima di tutto l'autrice prova a stabilire una definizione della funzione della parte centrale di un romanzo:
Lo sviluppo di una storia deve approfondire la promessa implicita attraverso lo sviluppo drammatico degli eventi che accrescono il conflitto, rivelano i personaggi, e coinvolgono tutte le diverse forze destinate a scontrarsi nel climax. In altre parole, lo sviluppo è come un ponte, talvolta lungo e tortuoso, talaltra breve e rettilineo. A un'estremità del ponte, l'inizio della storia introduce i personaggi, il conflitto e (a volte) i simboli. (...) Quando i personaggi giungono all'estremità opposta del ponte, le forze che hanno determinato il loro comportamento sono ormai svelate, e si scontrano nel climax della storia. Nella narrazione, l'unità dipende dalla capacità di mantenere tutti i personaggi sul ponte.
Determinare l'asse principale della storia
Durante lo sviluppo è fondamentale, per chi scrive, far sì che la trama resti sulla rotta giusta, in modo da mantenere le promesse fatte al lettore nella fase iniziale. A questo scopo, Nancy Kress suggerisce di stabilire con esattezza l'asse principale della storia, ovvero quella serie di eventi che hanno a che fare con il protagonista e con la linea d'azione più significativa, attorno alla quale ruotano i vari subplot. Avere ben chiara in mente questa linea narrativa ci aiuta a determinare quali devono essere le scene di maggior peso e a non deragliare. Può essere utile quindi provare a sintetizzare in una frase l'asse principale e tenerla sempre bene in vista come traccia da seguire, per esempio su un post-it vicino al computer.
Come determinare l'asse?
Un modo per farlo consiste nel domandarsi: “Che cosa è cambiato alla fine del racconto rispetto all'inizio”?
Il cambiamento porta il personaggio al punto da volere qualcosa di completamente diverso rispetto all'inizio, e questo prepara il finale.
Nella maggior parte delle storie, gli eventi dell'intreccio portano i protagonisti a un cambiamento. Aver fatto un buon lavoro nel corso dello sviluppo significa far sì che il mutamento del personaggio sia sostenuto strada facendo da eventi e situazioni, e appaia inevitabile, cioè non risulti arbitrario e immotivato. Come si ottiene questo effetto?
- Il lettore deve comprendere il carattere iniziale del personaggio e le sue motivazioni (perché si comporta in un certo modo).
- Il lettore deve avere la certezza che il personaggio sia in grado di cambiare.
- Al lettore viene presentato in forma drammatica un modello di esperienze che possono ragionevolmente influire su determinati personaggi.
- Il lettore deve constatare che una nuova motivazione plausibile sostituisce la precedente.
A volte solo quando si è arrivati in fondo alla prima stesura (o anche dopo diverse stesure) si diventa consapevoli del nucleo portante della storia, e in tal caso diventa essenziale rivedere l'intera trama alla luce di ciò che abbiamo compreso.
Strutturare la trama per scene
Un modo per restare sulla rotta giusta durante la scrittura della parte centrare del romanzo è quello di fare un elenco degli eventi fondamentali, cioè stabilire cosa deve succedere. Da qui si passa poi a stabilire quali di questi eventi meritano una drammatizzazione e dunque delle scene dedicate, e quali invece possono essere riassunti o raccontati da un personaggio.
Vi avevo già parlato di questo metodo in un altro post, dove vi ho spiegato come stavo progettando il mio romanzo. Trovo che sia molto utile usare questo sistema perché permette di procedere con una pianificazione molto elastica ma allo stesso tempo di mantenere il controllo di ciò che si scrive. Quindi vi riporto a quel post per maggiori dettagli: Come sto progettando la mia storia scena per scena.
Avere sottomano questo elenco di scene (che non deve essere per forza dettagliato), è utile anche in fase di revisione, perché ci permette di capire facilmente come spostare, tagliare, accorpare le scene per ottenere il massimo coinvolgimento da parte di chi legge.
Preparare il climax e il finale
Uno dei ruoli fondamentale dello sviluppo è quello di preparare il climax, cioè il momento in cui le forze della storia si scontrano. La riuscita del climax dipende dunque anche da quanto abbiamo lasciato emergere queste forze durante lo sviluppo, quanto sia percepibile al lettore il senso di ineluttabilità.
A questo proposito Nancy Kress suggerisce di individuare le forze in azione e poi procedere a ritroso, scegliendo le scene dello sviluppo che privilegiano la progressione inesorabile degli elementi in conflitto.
Domande utili per lo sviluppo
- Che cosa vuole il personaggio all'inizio della storia?
- Che cosa vuole nel finale?
- Quali esperienza hanno contribuito al cambiamento?
- Abbiamo mostrato al lettore che il personaggio è in grado di cambiare?
Come sottolinea l'autrice di questo saggio, la parte dello sviluppo è quella che mette più a dura prova uno scrittore. In un certo senso è facile iniziare una storia, trascinati dall'entusiasmo. E terminarla può essere relativamente semplice, quando abbiamo già messo tutte le carte in tavola. Lo sviluppo invece richiede molta resistenza, perché spesso capita di non sapere come procedere e si è tentati di mollare. Inoltre, è la parte che presenta più rischi, in quanto è facile perdersi per strada, bloccarsi o tradire le promesse fatte al lettore.
Avete altri consigli utili per determinare la buona riuscita della fase di sviluppo di un romanzo?