Lo Uistitì pigmeo (Callithrix pygmaeae) è un primate platirrino della famiglia dei Cebidi, ed è la più piccola scimmia conosciuta, in senso stretto.
Questo piccolo primate, originario delle foreste pluviali del bacino amazzonico occidentale del Sud America, pesa appena 130 grammi in media, 30 cm di altezza (con una coda lunga circa 20 cm !).
Gli artigli affilitati di cui lo uistitì pigmeo è dotato, lo rendono un ottimo arrampicatore, dotato di un eccellente equilibrio grazie alla lunga coda.
E’ molto rapido nel saltare da un ramo all’ altro e per questo di difficile individuazione nel suo habitat naturale.
Un’ altra particolarità è quella di poter ruotare la testa di 180°, adattamento necessario per controllare nel miglior modo possibile la presenza di predatori nell’ ambiente circostante.
Per quanto riguarda l’ alimentazione, l’ uistittì pigmeo ha una dieta specializzata, costituita dalla linfa dell’ albero della gomma (ma si nutre anche di farfalle, bacche, frutta e nettare)
Purtroppo l’ uistitì pigmeo è uno dei primati a serio rischio di estinzione, e per via del suo aspetto è sempre più popolare come animale domestico esotico.
Ricordiamo che in Italia, ai sensi dell‘art. 79 cpv. 1 dell’OITE, l’importazione di scimmie (Simiae) e di proscimmie (Prosimiae), esemplari tutelati dalla CITES, è vietata, Oltre a questo quando un piccolo di uistitì pigmeo viene allontanato dal suo gruppo, spessso muore di depressione. Per di più, quando un piccolo di uistitì pigmeo viene portato via dal gruppo spesso muore rapidamente a causa della depressione. Malgrado ciò, continua a rimanere vittima del mercato illegale.