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Lo vorreste come vicino di casa?

Creato il 16 luglio 2013 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

A costo di essere ridondante e con la persistente sensazione di aver già scritto un post del genere.

E’ notizia di oggi che a Porto Mantovano un uomo di 70 anni, cacciatore (e quindi con porto d’armi), già conosciuto alle forze dell’ordine per le condizioni disastrate in cui vivevano i suoi 20 cani, ha preso un gatto, gli ha messo un cappio al collo, l’ha portato vicino a un canale, è tornato lì il giorno dopo, ha visto il gatto ancora vivo e così l’ha buttato in acqua. Qua l’articolo completo. Tempo fa era successa una cosa simile con un cane, un uomo l’aveva legato a un blocco di cemento e fatto annegare in un fosso. Senza star lì ad elencare tutte le volte che fatti simili accadono, bisogna prendere atto che accadono.

Come sempre le reazioni sono principalmente di due tipi: chi invoca la pena di morte, la tortura, l’occhio per occhio dente per dente nei confronti dei colpevoli, chi minimizza e se la prende con gli animalisti che hanno a cuore solo gli animali e non si curano delle persone.

Ecco, io non sono per la pena di morte, nemmeno per la tortura, mi rendo conto che al mondo ci sono cose peggiori per cui indignarsi, però a chi minimizza vorrei chiedere una cosa: una persona che ammazza cani e gatti così, per piacere, una persona che lega cappi al collo o che attacca animali a blocchi di cemento, una persona che al tempo stesso ha anche il porto d’armi (e quindi è legittimo pensare che abbia delle armi), una persona così la vorreste come vicino di casa?

Se la risposta è sì, cioè se voi vi sentite tranquilli con un uomo così, che vi devo dire, avete ragione voi, ha ucciso solo un gatto (o un cane), che sarà mai, al mondo c’è di peggio.

Io non lo vorrei. Non mi sentirei tranquilla. E non solo per i miei di animali, ma anche (e soprattutto) per me stessa, per mio padre e per le altre persone che ci stanno intorno. Compatitemi, che vi devo dire.



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