Io adoro lo Young Adult e tutto iniziato qualche anno fa, quando lessi per la primissima volta The Hunger Games. Ero reduce da un lungo periodo in cui non avevo letto alcun tipo di libro a parte quelli scolastici, e finalmente, grazie proprio a quella lettura, mi sono sentito a casa.Sì, grazie ad Hunger Games ebbi, per la prima volta dopo tanto tempo, la certezza di essere compreso, di non essere solo, e mi ritrovai davanti alla possibilità di vivere all'interno di storie appassionanti e allo stesso tempo istruttive. Provai di nuovo il vero piacere della lettura. Per questo motivo mi affezionai a quella branca letteraria chiamata Young Adult ricercando il ricercabile e leggendo il leggibile, scoprendo che nello YA esistono sottogeneri che spaziano dal fantasy, al distopico, al contemporary, proprio come nella letteratura per adulti! E per me è stato meraviglioso sapere di avere uno spazio dedicato, nel quale poter coinvolgere altra gente della mia età, discutere di argomenti importanti e sapere di essere, appunto, a casa.E non lo nascondo, la maggior parte dei libri che possiedo, o comunque la maggior parte dei libri che ho letto, è composta da Young Adult per i motivi sopracitati.Il punto è che, ultimamente, trovare Young Adult dignitosi sta diventando particolarmente difficile — o potremmo dire che lo è sempre stato, sarebbe una questione di punti di vista. Mi affretto a spiegare cosa intendo.Sarà che in questi ultimi anni ho avuto occhio solo per pubblicazioni davvero degne di nota, ignorando inconsciamente tutto ciò che mi è sembrato essere superfluo ed inutile, ma ora credo di essere arrivato ad un vero e proprio punto di rottura.Per fare un'analisi corretta del tutto, però, dovremo partire dagli inizi.
Lo Young Adult è un genere - o meglio target - parecchio recente, e nonostante diversi classici potrebbero venire ora considerati appartenenti a tale categoria, dieci anni fa noi non sapevamo cosa fosse. Il genere è riuscito a prendere piede per primo in America, quando in Italia non c'era ancora distinzione tra prodotti per ragazzi e giovani adulti. È composto da libri che trattano tematiche universali con teenager come protagonisti, indipendentemente dai contesti e dai sottogeneri, e proprio per questo motivo è più facile, per il giovane pubblico, immedesimarsi appieno e godersi la lettura.La situazione internazionale, però, è cambiata con Twilight, il famosissimo libro di Stephenie Meyer che ha, effettivamente, aperto le porte allo YA anche in Italia, introducendo miriadi di libri indirizzati ad un pubblico adolescente ed esplorando le tematiche appartenenti all'urban-fantasy in chiave adolescenziale.Il motivo dello spopolamento dello Young Adult in Italia è veramente semplice: le case editrici hanno deciso di investire su libri simili che potessero fare presa sul pubblico nello stesso modo in cui Twilight era riuscito a catturare l'attenzione di tantissimi lettori.Possiamo ricordare con chiarezza i tempi in cui gli scaffali delle librerie erano letteralmente riempiti da romanzi dalle stesse fattezze, con titoli incredibilmente simili, copertine poco ispirate e trame comprendenti creature mitologiche e scenari confinanti con l'urban-fantasy. Questi tempi non sono ancora finiti del tutto, infatti è possibile trovare ancora una grande maggioranza di questo genere di libri nei negozi, nonostante le cose stiano cambiando lentamente a causa dell'avvento di Hunger Games, di Suzanne Collins, che nello YA ha introdotto un sottogenere diventato estremamente popolare, ossia la distopia. I romanzi distopici vanno di moda negli ultimi anni, e stanno spodestando lentamente i racconti dalle tinte paranormali.Ora che abbiamo riassunto il fenomeno Young Adult degli ultimi anni, possiamo iniziare a fare le nostre considerazioni. Tenterò di analizzare al meglio la crescita e lo sviluppo degli YA negli ultimi anni con critiche e consigli.Ciò che mi porta a scrivere questo post, principalmente, è la rabbia.Vi ho parlato di mode e di trend, conscio del fatto che sia comunissimo per un qualsiasi mercato seguire un filone vantaggioso e tentare di aggradare la più grande fetta di pubblico: le cose funzionano così, e non è un segreto.Ciò che però mi lascia davvero perplesso è il modo in cui queste mode vengano sfruttate dai piani alti.Parliamoci chiaro: io, come presumo molti di voi, mi sono avvicinato alla lettura per un semplice motivo: la magia. Leggere per me è sempre stato magico, e tutt'ora adoro essere meravigliato da come sia possibile creare mondi interi con il solo dono della parola. Della lettura adoro proprio la possibilità di trasportare il lettore in universi sempre nuovi ed avventure mai viste, conoscere personaggi storici o fittizi, imparare e divertirmi.E proprio per questi motivi mi chiedo perché io, nel 2013, non possa farlo, dal momento che in una qualsiasi libreria italiana si possono trovare solo le solite simili e banali pubblicazioni.Vorrei potervi dire che sto generalizzando, che ci sono tanti libri acquistabili degni di nota, ma non è così. Nello Young Adult, in Italia, le perle sono estremamente rare, e spesso è persino difficile reperirle o venirne a conoscenza.I romanzi YA che preannunciano un successo sicuro, quindi i soliti libri tutti uguali che i lettori ingenui non si lasceranno scappare, vengono pubblicati e pubblicizzati dalle case editrici con pagine facebook, pubblicità online, pubblicità nelle librerie, segnalibri gratis e chi più ne ha più ne metta.
I racconti dignitosi, originali ed apprezzabili, invece, vengono lanciati sul mercato e poi mai più ripresi in mano. Quanta promozione ha avuto Colpa delle Stelle di John Green, edito da Rizzoli, romanzo che ha appassionato e commosso milioni di persone? Quanti lettori conoscono l'esistenza de La Corsa delle Onde, di Maggie Stiefvater, storia originalissima che mischia fantasy a contemporary grazie all'utilizzo di creature mitologiche davvero inusuali? Che fine ha fatto la Chaos Walking Trilogy in Italia, scritta da Patrick Ness, dopo il primo volume uscito con il nome Il Buco Nel Rumore? Le risposte a queste domande non sono per niente felici.Ed è un peccato, perché lo YA ha un sacco di possibilità. Moltissimi adolescenti italiani non leggono a causa di pregiudizi o di passate esperienze di lettura andate male, ma con lo Young Adult sarebbe possibile riavvicinare tutti questi ragazzi al mondo dei libri semplicemente tramite delle storie giuste, originali e didattiche. Oppure potremmo mettere i giovani a contatto con realtà ed argomenti che spesso passano inosservati, così formando degli adulti più consapevoli. Tuttavia non accade nulla di tutto questo. Un esempio lampante è la Giunti Y, branca della Giunti specializzata in romanzi YA. Io ricordo ancora gli inizi di questo contenitore, quando venivano proposti romanzi originalissimi e curiosi. The Giver parlava di distopia, Luna di transessualità, Dentro Jenna di etica e Wintergirls di disordini alimentari. Questi sono solo quattro dei romanzi pubblicati più o meno alla nascita di tale contenitore, romanzi diretti, un po' scomodi ma incredibilmente originali e curiosi. E cosa otteniamo ora? Paranormal-romance scialbi e scritti male, mal-indirizzati al pubblico e controversi, come Il Bacio della Morte, ultima pubblicazione per adolescenti scritta da un'esordiente che tristemente non aggiunge nulla al panorama letterario italiano, né dal lato fantasy né dal lato YA.Quindi mi chiedo, perché noi lettori dovremmo continuare a sorbirci dei libri vuoti, senza spessore e atti unicamente alla vendita? Gli adolescenti, principali acquirenti del genere YA, si meriterebbero molto di più. Questo perché non tutti i ragazzi dai 12 ai 19 anni sono in cerca di avventure frivole o storie in cui si parla di temi facili: non solo c'è la voglia di sapere, ma ce n'è anche un estremo bisogno.In questi ultimi giorni ho condiviso le mie idee con diversa gente, ed ho ricevuto, direttamente o no, alcune domande. Proverò a rispondere con interpretazioni personali.Se si ostinano tanto a vendere questi libri, ci sarà sicuramente qualcuno disposto a comprarli, no?Sì, e questa è una cosa triste. Il fatto che vengano acquistati in massa non giustifica la politica che le case editrici intraprendono nei confronti dei lettori. Le case editrici hanno sempre avuto la vendita come scopo principale, ma ultimamente il panorama dei libri per adolescenti rasenta la presa in giro.È ovvio che se pubblico un libro identico a Twilight, apprezzato da milioni di persone, qualcuno lo comprerà e lo apprezzerà in egual modo. Stessa identica cosa per libri distopici-alla-Hunger Games.E se questi libri, oltre a dei triangoli amorosi e a trame banali non offrono nulla, allora possono essere considerati superflui.Ma a me questi libri piacciono! Lasciameli leggere!Non metto in dubbio che questi libri possano piacere alla gente, ma se analizzati per bene, sono oggettivamente vuoti, e non arricchiscono il catalogo italiano, non aggiungono varietà e precludono possibilità di scelta ai lettori.Inoltre, perché fissarsi sugli stessi identici libri quando si potrebbe avere molto di più?Dobbiamo accontentarci delle proposte delle case editrici, non abbiamo diritto di lamentarci.Non sono d'accordo, per un semplice motivo. Le case editrici stanno in piedi grazie ai lettori. Per questo dovrebbero prendere il maggior numero di lettori possibile come riferimento. Il fatto che continuino a pubblicare gli stessi identici romanzi da sei anni a questa parte è una presa in giro da parte loro, poiché preferiscono approfittare degli acquirenti più ingenui e guadagnare facilmente, offrendo solo prodotti estremamente simili senza il minimo rischio.Ho capito quello che dici, ma non capisco perché dovrebbero rischiare.Perché la lettura è più del solito triangolo amoroso, e perché i lettori adolescenti sono molto più intelligenti.È stupido sottovalutare così una fetta di pubblico che, con i romanzi giusti e con il marketing giusto, potrebbe regalare successo. Anche in America ci sono moltissimi Young Adult molto simili, ma le possibilità di scelta sono pressoché infinite se confrontate con quelle italiane: ci sono molti più contemporary dalle tematiche interessanti e anche tra i vari sottogeneri è possibile trovare sempre qualcosa di originale. In Italia, a causa delle case editrici che preferiscono pubblicare successi assicurati, i lettori hanno pochissima libertà di scelta.Quindi la responsabilità è delle case editrici?In parte è anche dei lettori e degli acquirenti, ovviamente, ma alla fine solo le case editrici hanno l'ultima parola sui titoli da pubblicare o meno. Per promuovere bene un romanzo dignitoso basterebbero una buona copertina, una campagna di marketing decente (fattibilissima nel 2013, data la presenza di internet: canali YouTube, pagine facebook, blog e chi più ne ha più ne metta) e un po' di impegno. Questo sarebbe bastato a rendere Colpa delle Stelle un best-seller, ad esempio.E c'è anche da dire che con questi fattori sopracitati si riuscirebbe a vendere qualsiasi cosa: ricordate come la saga delle 50 Sfumature di E.L. James, qualitativamente molto scarsa, ha scalato le classifiche nel 2012? Ecco. Marketing.Quindi io, lettore, cosa dovrei fare?Indipendentemente dai libri che ti piacciono, io ti invito a pensare con la tua testa e ad andare a fondo nelle questioni di tutti i giorni. Poniti delle domande e trova delle risposte. Non accontentarti del semplice, e non accontentarti di quello che ti piace. Per ogni romanzo scontato e banale, in giro per il mondo, se ne nascondono tanti altri leggermente più complessi, ma originali, completi e ben scritti. Non fermarti all'apparenza e non fermarti a quello che ti viene proposto: c'è dell'altro. Cerca ovunque, e troverai sicuramente un libro che ti cambierà la vita.
Detto questo, passo e chiudo. Se avete qualsiasi domanda riguardo l'argomento, utilizzate i commenti e mi farò sentire. Sono aperto a qualsiasi tipo di dialogo e spero che da questo post possa nascere una discussione interessante sullo YA e su cosa si potrebbe fare per esso.
Buona lettura a tutti.