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Lo zen e l'arte di fare pupazzi di neve - Recensione - iPad

Creato il 29 dicembre 2015 da Intrattenimento

La costruzione dei pupazzi di neve diventa un'arte matematica in questo bel puzzle game

A prescindere da quello che può essere il pensiero comune, mettere insieme un pupazzo di neve non è un gioco da ragazzi, specialmente per una sorta di sgraziato mostro nero dotato di lunghe braccia e gambe, vagante all'interno di un labirintico e grazioso giardino. Nonostante il suo aspetto, la creatura sembra avere una vera e propria mania di perfezionismo per quanto riguarda le creazioni con la neve, tanto da dover seguire criteri logici integerrimi per la costruzione dei pupazzi, che il novello Michelangelo usa chiamare addirittura per nome nella sua trasognata ma super produttiva foga creativa.

Lo zen e l'arte di fare pupazzi di neve
Ci troviamo dunque a passare da una sezione di giardino all'altra cercando di comporre via via i pupazzi di neve che affollano la mente del protagonista, all'interno di un puzzle game tutto incentrato sul senso della posizione e sull'ordine di spostamento delle palle di neve. Le regole da seguire sono poche e semplici, ma come spesso accade quando tutta la struttura si basa su linee guida ben definite e ferree l'enigma risulta particolarmente impegnativo. Se a questo si applica una curva d'apprendimento bilanciata, un ritmo di gioco facilmente adattabile a diverse esigenze di fruizione e un sistema di controllo perfettamente adagiato sul touch screen, è facile ottenere un ottimo titolo mobile, che diventa una vera e propria perla quando vi si aggiunge una realizzazione tecnica ispirata e coerente come quella di A Good Snowman is Hard to Build. La bontà della meccanica di gioco è ovviamente il motore principale dell'esperienza ma sono lo stile grafico e la caratterizzazione applicata dal team a creare buona parte della magia: una poetica basata sui piccoli dettagli, anche marginali rispetto al puzzle stesso ma in grado di schiudere un mondo immaginario dotato di una grazia e di un'atmosfera veramente uniche. Al di là dei misurati movimenti necessari alla creazione delle opere, la possibilità di sedersi su una panchina, toccare le piante, interagire con statue e fontane e anche abbracciare velocemente i pupazzi di neve appena creati dona ulteriore vita al mondo animato del gioco.

twittalo! Al di là anche dell'ottima struttura, c'è qualcosa di magico in A Good Snowman is Hard to Build

Le regole del pupazzo di neve

La meccanica di base di A Good Snowman is Hard to Build ricorda da vicino alcuni puzzle ormai ben sedimentati come Sokoban, o titoli similari basati sul giusto posizionamento di caselle e oggetti, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad alcune caratteristiche aggiuntive perfettamente inscritte nella dinamica del gioco, che lo rendono unico. Per costruire un pupazzo di neve è necessario porre tre sfere una sull'altra, ma rigorosamente in ordine decrescente, dalla più grande come base alla più piccola come testa. Questa è una delle regole fondamentali del puzzle, che implica un attento calcolo dei movimenti perché facendo rotolare una sfera per più di un movimento sulla neve questa aumenta di dimensione e potrebbe dunque non più essere posizionata sopra le altre.

Lo zen e l'arte di fare pupazzi di neve
Il posizionamento e lo spostamento delle palle di neve deve dunque avvenire in maniera strategica per tutte e tre, considerando anche che la neve viene rimossa al passaggio di una sfera, liberando le altre dal rischio dell'aumento di volume. Un'altra regola è data dal fatto di poter esclusivamente spingere le sfere, cosa che impedisce di muovere quelle che finiscono adiacenti alle pareti ponendo dunque un altro parametro da tenere in considerazione nella soluzione degli enigmi. Come risulta chiaro, dunque, sono poche e basilari le direttrici che definiscono la struttura di A Good Snowman is Hard to Build, ma il gioco non ha veramente bisogno di altro per risultare impegnativo e stimolante. Lo scenario è rappresentato da un enorme giardino labirintico formato da sezioni più piccole, con un pupazzo che attendere di essere creato all'interno di ognuna di queste, che si differenzia dalle altre per la disposizione delle sfere, della neve e degli ostacoli ed elementi di scenario. Non si può avere una visione d'insieme di tutto il giardino se non accedendo al telescopio posto al centro della mappa e la cosa può rendere difficile l'orientamento nello scenario, considerando che ci sono alcuni bivi e a volte è necessario effettuare un po' di backtracking per ritrovare la strada, ma non si tratta in ogni caso di un problema di grande rilievo.

Pro

  • Ottima meccanica del puzzle
  • Caratterizzazione grafica superba
  • Bilanciamento ottimale

Contro

  • Il giardino può essere dispersivo
  • Inevitabilmente ripetitivo alla lunga

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