Emanuele Locci, consigliere comunale della giunta Fabbio e leader della pidiellina Giovane Italia fa outing e- attraverso le pagine de “Il fatto Quotidiano”- esprime la sua posizione riguardo all’alleanza con la Lega. Una sorta di ribellione dei giovani berlusconiani che non vedono nulla di buono nel proseguire il cammino politico con il Carroccio. Una preoccupazione che ha portato Locci ed altri presidenti regionali della Giovane Italia (Lomardia, Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna) a redigere un comunicato in cui emerge una netta presa di distanze e di insoddisfazione: “In Italia ci sono milioni di somari che vanno fieri della bandiera tricolore”, scrivono con sarcasmo, ” Bossi la finisca con le sue pagliacciate. Di occasioni per tacere ne ha perse davvero tante e la misura comincia ormai ad essere piena”. E poi: “Se la Lega Nord è a corto di risorse per le sue festa paesane , rinunci a qualche pietoso comizio e faccia proposte politiche invece di offendere”.
Parole non certo leggere, quelle dei giovani del PdL, ribadite anche personalmente da Locci stesso, il quale- dopo aver affermato che la secessione è una str****ta, dichiara: “Loro attaccano quei simboli che per noi sono un orgoglio, e Bossi interpreta in maniera ‘egregia’ questa visione culturale e valoriale della Lega sull’italianità”.
Il consigliere comunale alessandrino ha accennato poi quali sarebbero le alleanze più “sagge” per il PdL, strizzando l’occhio a centristi e finiani: “In fondo abbiamo fondato il PdL insieme, condividiamo valori comuni. Preferisco loro piuttosto a chi nella Lega si lascia andare ad esternazioni fuori luogo”. E quando gli viene chiesto se l’alleanza con il Carroccio è a rischio alle prossime elezioni, Locci non tentenna: “Solo se è la Lega del 2001 o del 2008. Con chi fa questa pagliacciate no”.