La Giunta comunale di Alessandria è una delle più anziane d’Italia, con una media di 58 anni. Lo ricorda Emanuele Locci, consigliere comunale classe 1980. Dopo aver letto i commenti del Sindaco Fabbio sull’azzeramento della Giunta Alemanno a Roma, ha deciso di dire la sua:
Non è certo il caso di azzerare la giunta alessandrina per fare questo, ma è necessario verificare che tutti abbiano non solo le competenze ma anche l’energia e lo spirito di sacrificio necessari per un cambio di passo che i nostri concittadini meritano. E se nella riflessione dovesse emergere qualche elemento di stanchezza all’interno della compagine di governo della città sono sicuro che a Piercarlo Fabbio non mancherà il coraggio di apportare qualche cambiamento: d’altra parte un po’ di stanchezza è anche comprensibile.
Stanchezza o malumori politici? E di quali (in)competenze si fa riferimento? Nonostante i toni diplomatici del discorso si insinua sempre più forte la presenza di crepe all’interno della squadra di governo del Comune. Locci però non boccia l’era Fabbio:
L’amministrazione alessandrina è riuscita nell’impresa di tenere a bada i conti senza abbassare il livello dei servizi sociali. Il rovescio della medaglia è un’oggettiva carenza di risorse per gli investimenti e per gli interventi di manutenzione.
Non solo il giovane consigliere si auspica uno svecchiamento della Giunta, ma chiede
nuove modalità di governance e trovare soluzioni di ascolto e di partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano.
Non basta il “piano strategico” per il 2018.
Serve subito una maggiore attenzione all’informazione dei cittadini, all’ascolto del territorio ed alla condivisione delle scelte con le forze vive della città, recuperando anche un rapporto con i giovani che forse fino ad ora è un po’ mancato.
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