Magazine Informazione regionale

LODI. Sul caos immigrati, Guidesi (LN) interroga Alfano: “Subito provvedimenti”

Creato il 29 ottobre 2014 da Agipapress
LODI. Sul caos immigrati, Guidesi (LN) interroga Alfano: “Subito provvedimenti” LODI. Finti malori e atti di autolesionismo per evitare l'identificazione.
I disordini innescati venerdì scorso da dodici immigrati a Lodi, sono al centro di una interrogazione del deputato leghista Guido Guidesi che chiede conto ad Alfano del “caos clandestini” esploso in città. “Ingiustificabili le resistenze all'identificazione: inducono a dubitare dell’effettiva qualifica di rifugiato che molti di questi immigrati rivendicano” dichiara il parlamentare del Carroccio che chiede ad Alfano “se l’identificazione - al termine delle resistenze - sia avvenuta” e “se siano stati presi provvedimenti nei confronti dei clandestini che si sono opposti a un atto dovuto”. Guidesi ricorda che “casi come questo sono purtroppo frequenti, anche e soprattutto per l’inaudita sproporzione dell’accoglienza” e sollecita il ministro dell’Interno a “prendere provvedimenti di espulsione nei confronti dei responsabili” e ad “attivarsi per scongiurare il ripetersi di simili episodi di tensione”. Qui di seguito il testo dell’interrogazione
Al Ministro dell'Interno Per sapere premesso che: la distribuzione degli immigrati extracomunitari raccolti dalle navi della Marina Militare continua ad essere alla base di gravi problemi nei territori d’accoglienza, che li ricevono al di fuori di una programmazione che tenga conto delle strutture effettivamente disponibili;    non di rado ne derivano tensioni, in ragione del fatto che non è sempre possibile tempestivamente assegnare rapidamente i singoli immigrati a strutture pre-identificate;    talvolta, poi, si verificano anche ingiustificabili resistenze all’identificazione, fenomeno che induce a dubitare sull’effettiva qualifica di rifugiato che molti di questi immigrati rivendicano; a Lodi, in particolare, un gruppo di dodici stranieri che rifiutava di sottoporsi al rilievo delle impronte digitali è giunto il 24 ottobre scorso a simulare malori e prodursi autolesioni, determinando l’intervento nella locale Questura di ben sei pattuglie e del 118, chiamato quattro volte a prestare i propri servizi di soccorso : se le autorità della Questura siano poi effettivamente riuscite a prelevare i dati necessari all’identificazione degli stranieri che opponevano resistenza, se deriveranno conseguenze a carico di questi ultimi e quali misure si conti di assumere per scongiurare il ripetersi sistematico delle situazioni generalizzate nella premessa. On.le Guido Guidesi


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog