Sono stati presentati al Giffoni Film Festival i primi trenta minuti dell’attesissimo secondo capitolo della nuova saga di Percy Jackson che ha conquistato milioni di appassionati in tutto il mondo dopo il primo capitolo del 2010 “Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini”. Atteso nelle sale italiane il prossimo 12 settembre il film vede Percy e i suoi amici alle prese con la nuova entusiasmante avventura del recupero del Vello D’Oro per salvare il Campo Mezzosangue. Da questa breve anteprima del film, si percepisce già una storia interessante e coinvolgente, con una ricca componente action, numerosi effetti speciali mozzafiato e una struttura narrativa dinamica e diversa. I protagonisti principali del film, Logan Lerman e Alexandra Daddario sono arrivati al Giffoni per presentare il film e hanno raccontato la loro esperienza professionale sul set e alcune curiosità.
Qual è stata la cosa più spericolata che hai fatto?
Logan Lerman: Decisamente il primo bacio.
Chi è il tuo eroe nella vita reale?
Logan Lerman: I miei eroi personali, le persone che ammiro di più sono i registi come Kubrick o Fincher.
Secondo te qual è il motivo del successo mondiale della saga di Percy Jackson?
Logan Lerman: Sono cresciuto con la saga di Harry Potter e tra le due saghe ci sono varie cose in comune. Percy è un semidio messo a confronto con esseri normali ma la sua forza è quella di non essere perfetto, per esempio è dislessico e iperattivo e questo crea identificazione perché i ragazzi capiscono che possono superare i loro problemi.
Alexandra Daddario: Prendere ragazzi con problemi e dimostrare loro che possono diventare persone importanti penso sia una cosa straordinaria e una delle cose con le quali le persone possono relazionarsi.
Pensando alle carriere degli attori delle altre saghe come quelli di Harry Potter o Twilight e il percorso professionale che hanno avuto dopo, che idea vi siete fatti sul vostro futuro?
Alexandra Daddario: Percy Jackson mi ha aperto molte porte, è stata una grande opportunità per la mia carriera. Mi piace molto fare quello che faccio e spero di continuare su questa strada, facendo film che mi piacciono.
Logan Lerman: A 14 anni ho fatto un film che mi piaceva molto e pensavo potesse aprirmi tante porte e infatti dopo averlo fatto ho avuto per le mani ben quattro sceneggiature che mi piacevano e con le quali avrei voluto fare quattro film, ma non c’erano finanziatori disponibili ad investire su di me in quel periodo. Invece Percy Jackson mi ha aiutato sicuramente in questo senso. Mi ha aperto tante porte anche per i film indipendenti, film con un senso importante per me.
Spesso il mestiere di attore è diverso dal mestiere di star. Sentite la pressione di questo mondo e nella vostra vita chi vi aiuta a tenere i piedi per terra?
Logan Lerman: Da una parte mi piace, dall’altra mi crea problemi l’incertezza di questo lavoro. Mi crea problemi e ansie, ma è anche eccitante nello stesso momento. Mi aiutano mio fratello e gli amici che mi consigliano sui lavori da scegliere e mi dicono se sono stato bravo o meno nei vari film. Sono i primi critici.
Alexandra Daddario: Diventare un’attrice è molto difficile. Devi reagire alle difficoltà, ma come in ogni professione c’è la paura di essere rifiutati, però questa è una cosa che ti sprona anche a migliorare.
Come è il vostro rapporto con la mitologia? E cosa consigliate ai giovani che devono ancora realizzarsi e vogliono inseguire il proprio sogno?
Logan Lerman: Ho studiato la mitologia greca a scuola, non come la studiate voi qui in Italia forse, ma Percy è stata un’occasione speciale per riaprire i libri e saperne di più. Mi sono divertito perché mi piace molto la mitologia. Credo sia una grande idea mischiare la modernità e l’ antico come in questo film. Mi sento molto vicino alle difficoltà della mia età, come la difficoltà di trovare lavoro etc…come molti dei miei amici. E’ molto dura avere una carriera oggi e a volte mi sento in imbarazzo per averla. Molte persone cercano una posizione in ogni settore. Il mio consiglio è mettersi in gioco e cercare la professione che fa per te, imparare tanto e sentire quello che ti dice il cuore.
In Butterfly Effect avevi un ruolo difficile ma eri piccolo, come è stata l’esperienza?
Logan Lerman: Non avevo idea di cosa fare. E’ stato molto strano, non capivo perchè mi trovassi lì e non ero cosciente della situazione. Avevo 9 anni e trovarsi immerso in quella realtà con quel tipo di film è stato un hobby, un divertimento e basta.
Prossimo progetto Noah? Il cinema americano ultimi anni ha sdoganato molti attori in altri ruoli, voi?
Logan Lerman: Noah è molto fico
Alexandra Daddario: Mi piace interpretare ruoli giovani, esprimere energia. Mi piace il ruolo che ho in Percy Jackson, Annabelle, ma sto diventando grande e si stanno aprendo altre porte con personaggi diversi, meno perfetti, con difetti che mi aiutano a crescere come attrice. Ma al momento sono contenta così.
di Letizia Rogolino