Per queste feste, mi sono fatta un regalo e ho riletto con vero piacere una serie di libri che io amo tantissimo e che mi addolora non siano ancora stati tradotti in italiano, in modo che più persone possano goderne.
Si tratta della serie The Sharing knife dell’autrice Lois McMaster Bujold che con questa serie è persino riuscita a creare un nuovo tipo di fantasy.
Questa autrice ci ha abituato a bellissimi libri, la saga di Miles Vorkosigan , la serie fantasy sulla Maledizione di Chalion, e anche questa volta, dopo aver letto questa nuova saga, devo proprio dire che non ci delude mai.
Questa nuova serie, The sharing knife, è scritta veramente benissimo, i personaggi e i loro sentimenti sono approfonditi e analizzati con grande maturità e profondità, e a differenza di altre saghe di questa autrice, c’è meno avventura e azione, mentre più spazio è dedicato alle interazioni tra i personaggi. Mi è piaciuta tantissimo e la consiglio caldamente a tutti!
La serie è ambientata in un mondo simile al West, ma in realtà molto diverso.
C’era una volta un o stupendo regno magico, chiamto Regno dei sette laghi. Un regno governato da un re e da diversi lord in grado di manipolare la natura e i loro stessi corpi grazie alla magia con cui erano nati e che avevano coltivato tramite matrimoni combinati. Per secoli il regno aveva prosperato, e le leggende ancora oggi parlano di navi volanti con vele d’aergento, animali fantastici, ricchezze infinite, lord quasi immortali di una bellezza abbagliante, e dei che camminavano fra gli umani. Ma poi la sete di sempre più potere aveva causato una terribile guerra. Nessuno ricorda bene cosa l’iniziò, alcune leggende dicono che il sovrano in cerca di aumentare il suo potere cercò di aprire un portale verso un’altra dimensione, altri che rapì un dio….tutto ciò che è certo è che fu trasformato da quella magia in qulacosa di mostruoso, qualcosa che stava consumando il mondo intero assorbendone l’essenza. I lord si unirono per combatterlo e, non si sa come, riuscirono a spezzarlo. Non lo uccisero, ma lo frantumarino in milioni di pezzi che in una grande esplosione finirono sparsi per il mondo.
Ora secoli e secoli dopo quel regno non esiste più, nè esistono più i laghi, ma vivono i discendenti di quei Lord che ormai però non posseggono che una capacità magica ridotta e molto diluita e che scontano la loro pena cacciando ancora i pezzi di quel re che tentano di riafuorare ed evolversi assorbendo l’esenza di cose persone e animali. Lakewalkers si fanno chiamare.
E sono spesso in conflitto con i contadini, i discenenti di quel popolo privo di magia che viveva felice in quel regno e che solo ora dopo secoli ha iniziato a riappropriarsi dei terreni abbandonati perchè privi di vita.
Questi due gruppi non comprendono gli usi e i costumi l’uno degli altri, e molto non ricordano del loro passato, vivono vicini ma separati, come indiani e coloni, ognuno con le loro usanza e ognuno convinto che l’altro poppolo sia barbaro. Nonostante questo e tutti i pregiudizi che ne conseguono, una giovane colona, Fawn e un Lakewalker, Dag, si innamorano e decidono di sposarsi. Ma dovranno superare molto più delle semplici barriere culturali, poichè tra loro c’è anche una grande differenza di età, lui ha 55 anni (ma ne dimostra meno di 40), mentre lei solo 18, una gravidanza non voluta, il fantasma della prima moglie di lui e il suo handicap (Dag ha solo una mano, l’altra gli è stata tagliata). Naturalmente trattandosi di un fantasy non mancano alcuni elementi magici, coltelli fatti d’osso con proprietà speciali e mostri da sconfiggere, ma sono veramente minimi, così come la storia in sè è piuttosto semplice ed è proprio per questa semplicità che l’autrice imbeve i personaggi e il loro mondo di una profondità e un realismo veramente fantastici, e affronta temi immortali come il pregiudizio, il sacrificio, la famiglia e naturalmente l’amore….
La serie, per ora inedita in Italia (ma Lois Mc Master Bujold è da sempre pubblicata in Italia quindi in futuro anche questa serie arriverà da noi, intanto se sapete leggere in inglese e siete curiosi potete procurarla in lingua originale) è formata da quattro libri libri:
1. Beguilment
Trama: Fawn, fuggita di casa, cade vittima di un pericoloso mostro, a salvarla sarà un Lakewalker, Dag. I due si innamorano e decidono di sposarsi nonostante i problemi che li attendono a causa del fatto che i loro due popoli si odiano e non si comprendono.
2. Legacy
Trama: Dag conduce Fawn tra il suo popolo, lei per amore sopporta i cambiamenti, ma ben presto entrambi si rendono conto che il popolo dei Lakewalkers non li vuole veramente fra loro. Dag, ora unito a Fawn, sa che se i Lakewalkers vogliono sopravvivere e sconfiggere i terribili mostri che popolano la terra, devono abbandonare il loro odio contrio i farmers e collaborare con loro, e viceversa. Così decide , insieme a sua moglie, di partire per un viaggio, durante il quale parlerà a ogni farmer che incontrerà, per spiegargli chi sono veramente i Lakewalkers e la guerra che combattono contro i mostri.
3. Passage
Trama: Il viaggio ha inizio, Dag con Fawn e ben presto tanti altri compagni di viaggio, inizia la sua missione, parlare ai due popoli e cercare di fare capire loro che solo uniti potranno prosperare.
4. Horizon
Trama: E’ ora per Dag e Fawn di raccogliere i frutti delle loro avventure. Una mostruosa Malice, molto potente è sorta e i nostri eroi dovranno combatterla.
Ho appena finito di leggere questo libro, l’ultimo della serie, e l’ho trovato bellissimo.
Era da tempo che un libro non mi prendeva così tanto, l’ho letto tutto d’un fiato e non vedevo l’ora di poter tornare a casa dal lavoro o altri impegni per finirlo. Lois McMaster Bujold ancora una volta non mi ha deluso e ha concluso una bellissima saga con un libro veramente stupendo. I personggi dopo aver vissutto numerose avventure finalmente gungono alla fine del loro viaggio, cambiati, diversi, ma più consapevoli, più maturi, più completi. Sì, questa credo sia l’espressione più giusta, sono diventate delle persone complete, mentre all’inizio della saga erano feriti, oppure troppo giovani e ingenui, oppure troppo chiusi in loro stessi, ora sono completi, hanno imparato molte cose sul mondo che li circonda ma soprattutto su loro stessi. Dag, fin dal primo libro, cerca di cambiare il mondo, ma in questo libro, grazie anche a Fawn, capisce che prima di cambiare gli altri, bisogna cambiare se stessi, miglirarsi e soprattutto , per poterlo fare, bisogna capire se stessi e le proprie doti. Così, a quarantacinque anni, inizia a studiare medicina sotto la supervisione di un Lakewalkers che lo prende sotto la sua ala, e i suoi tentativi di capire i suoi poteri che nel libro due e tre, lo facevano tremare di paura, vengono finalmente spiegati e le paure dissipate. Dag aveva temuto i suoi nuovi poteri e il cambiamento che portavano, e questo glieli aveva fatti vedere come maligni , ma ora, semplicemente avendo il coraggio di chiedere aiuto, scopre che sono normali e che lo studio li migliorà e li potrà rendere utili al mondo intero.
Ma questa è solo una delle tante cose che accadono in questo libro, incontriamo nuovi personaggi interessanti, ritroviamo vecchi amici dei libri precedenti, nuovi nemici da sconfiggere, e nel finale il cerchio si chiude in modo perfetto e Fawn trova finalmente la casa che aveva sempre voluto.
Non voglio rivelare troppo, e non saprei che altro aggiungere, se non che, ,lo stile di scritture della Bujold, da solo, basterebbe per volere leggere questo libro, e la grazie e la profondità velata di semplicità con cui riempie una storia fantasy di temi importanti e moderni, è imbattibile. Già usare il termine fantasy per questa serie di libri non mi sembra giusto, l’elemto magico è veramente opiccolo, e l’universo in cui si muovono i personaggi è normale, sembra il vecchio west, senza alcuni elementi soprannaturali, questi romanzi sarebbero ptuti essere storici e sarebbero stati comunque bellissimi. Tutti possono goderli, ma credo che solo un pubblico adulto potrà veramente carpire tutti i vari livelli di lettura che questi romanzi nascondono.
Spero vengano presto pubblicati in Italia e pubblicizzati come meritano poichè credo siano veramente un capolavoro. Scusate le lodo sperticate, ma è così raro, trovare romanzi così belli in giro, che quando ne leggo uno, non riesco a trattenermi. Unire amore e avventura e magia, a temi delicati come l’aborto, la morte di un coniuge, le difficoltà di essere ragazza madre, le unioni interrraziali…….è un vero miracolo, che riesce a pochi sdrittori bene come a Lois McMaster Bujold e se a questo si unisce la capacità di dipingere in profondità i personaggi e la loro psiche, bè. allora, stiamo parlando di una scrittrice veramente brava.