Lola Versus

Creato il 15 agosto 2014 da In Central Perk @InCentralPerk
E' già Ieri -2012-
Si è per caso notato che la programmazione di In Central Perk nell'ultimo periodo ha virato sostanzialmente verso commedie romantiche?
Se così non fosse, bè, ve lo faccio notare io.
E questa scelta non è perchè l'ammore è nell'aria (quello, assieme al profumo della cucina, c'è sempre), ma perchè in estate, con il caldo, con l'accidia che regna sovrana, meglio scegliere film leggeri e disimpegnati, meglio un lui-lei che si lasciano e si riprendono, un'amicizia che cresce... per la psicologia, per i drammoni, aspettiamo ancora una settimana, o semplicemente Venezia.

Ecco quindi che per questo ferragosto il film proposto è quanto di più romantico, di più indie e di più zuccheroso si potesse trovare di nuovo: Lola Versus, ovvero Greta Gerwig alla riscossa dopo la stressata Damsels e prima dell'undateable Frances Ha.
Sotto la regia briosa e colorata di Daryl Wein, la Gerwig diventa Lola, quasi trentenne appagata sentimentalmente, pronta a tornare all'università con un dottorato sul Silenzio, un uomo che la ama e che la vizia e che... la chiede in moglie!
Giubilo e bevute con gli amici, preparativi che partono tra genitori coinvolti, fiori da ordinare e banchetto da organizzare fino a che lui, Luke, non cambia idea, la pianta, ha bisogno dei suoi spazi, e Lola si ritrova single dopo un'eternità, instabile e infelice.
Come una mina vagante si attaccherà ai suoi amici, vedendo in Henry qualcosa di più, o forse solo il modo perfetto di vendicarsi, andando in panico all'idea di un altro uomo, ubriacandosi e finendo con poco raccomandabili architetti.
Mentre la vita va avanti, mentre anche i suoi amici si fidanzano, Lola sembra bloccata in una situazione che lei stessa sembra volere, non trovando quell'amore per sé, quel bisogno di conoscersi partendo dal fondo che è forse l'unico lato positivo nell'essere single, a parte il poter fare quello che si vuole.

Immersa nel suo personaggio, buffo, stralunato e quel filino egocentrico che da Hannah/Lena Dunham in poi non è più un tabù, la Lola del film finisce per apprezzare quanto il suo anno sfortunato, con Saturno contro, le ha portato.
E così noi non possiamo non apprezzare quanta leggerezza, quanto disincantamento e quanta bellezza le strade di New York vissute quotidianamente e questo film possiedono.
Meravigliose le musiche, meraviglioso e di contrappunto il montaggio, splendente e solare la fotografia.
A fare da cornice, una grande e ironica Zoe Loster-Jones e un Joel Kinnaman che, abbandonate le larghe vesti di The Killing e gli yo del suo Holder, mostra tutto il suo fascino.

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