Titolo: Lolita
Regia: Stanley Kubrick
Cast: James Mason, Shelley Winters, Sue Lyon, Peter Sellers
Protagonisti: Adulti, Adolescenti
Materia: Comportamento Umano
Energia: Attrazione
Spazio: Usa
Tempo: Anni 50
Humbert, uno scrittore europeo, si trasferisce in America e si accasa in una pensione gestita da una signora e la sua giovane affascinante figlia, Lolita.
Infatuato di Lolita sposa la mamma, ma tornati dal viaggio di nozze la mamma decide di iscrivere la figlia ad un collegio per avere una vita piena con il marito.
Humbert mite e disperato, per avere lolita pensa anche di ucciderla, ma il destino invece gli riserva un’incidente-suicidio, ora ha Lolita tutta per se.
Tra loro si crea un rapporto morboso, ma con il tempo la bella Lolita vuole sbocciare, e lui non riesce piu a tenersela per se.
Quando diventa oggetto di attenzioni da parte di un commediografo gli sfugge sempre più e questo manda Humbert fuori di testa.
Prova a cambiare città ma dentro di lei cè il seme del cambiamento cosi Lolita si fa aiutare e scappa, sparisce.
Solo Anni dopo arrivano ad Humbert sue notizie, sposata, e incinta, ormai la sua Lolita non ce piu.
Adesso si che Humbert vuole uccidere chi identifica nell’avergli portato via Lolita per sempre.
Il film sul libro di Nabokov affronta temi delicati per l’epoca, per questo parzialmente affrontati o sottointesi nel film.
Questo fa perdere fascino al film stesso e il regista non riesce con il sottointeso a stimolarci quelle sensazioni che ti portano ad immergerti nel film.
Non è un brutto film, anzi, ma manca quel tocco che da Kubrick del resto ci si aspettava e eleva le pellicole a capolavori.
Voto Finale: Accettabile
Frase del film: Ma lei non aveva una figlia con un delizioso nome.