Recensione
Credo che molte volte sia la fama di un libro a renderlo appetibile a tal punto da incuriosire il lettore a verificare se il tanto sentir dire sia effettivamente veritiero o meno. Questo è quello che è capitato a me con Lolita.
Sfogliando le prime pagine appare inizialmente un romanzo piacevole e scorrevole e siamo quasi incuriositi dalle vicende di gioventù raccontate dall’ormai cresciuto professore Humbert Humbert, ma con il crescere della narrazione, l’euforia iniziale svanisce.
La divisione in due parti del libro non aiuta, a mio parere, e ammetto di aver arrancato per arrivare alla fine: le descrizioni diventano eccessivamente lunghe, con un carattere ridondante e pedissequo e la noia diventa la protagonista principale. Uno stile assai raffinato e minuzioso quello usato da Nabokov, nulla da dire su questo, ma troppo puntiglioso su un tema che "scotta"; ricordiamo infatti che siamo negli anni 50' e lo scrittore fu molto criticato per il contenuto eccessivamente scabroso (tanto da costringerlo a pubblicare il libro prima a Parigi nel 1955 per poi tradurlo in russo solo dopo dieci anni).
La storia, a metà tra i ricordi e le confessioni di un processo giudiziario, è di per sé tutto fuorché coinvolgente: personalmente non ho apprezzato né la freddezza e la consapevolezza di Humbert verso la sua malattia per le “infanti”, né l'ambiguità tra pedofilia e amore, che giudico abbastanza discutibile, soprattutto se si considera che stiamo parlando del patrigno della ragazzina.
Il romanzo apre una breccia sul mondo della perversione e dell’ossessione che diventano le uniche ragioni di vita del protagonista e che guidano totalmente l'andamento e la direzione della storia.
In conclusione, devo ammettere che questo libro non mi ha lasciato nulla e non mi è dispiaciuto affatto quando sono arrivata all’ultima pagina anzi, mi sono quasi sentita sollevata. Lo vedo come un romanzo sopravvalutato ed lodato in modo eccessivo e non esiterei a definirlo quasi macabro nelle sequenze in cui Humbert allude alle ninfette (questo il modo in cui apostrofa le giovincelle appetibili per lui); sinceramente ha deluso molto le mie aspettative visto l’incipit d’apertura che prometteva un racconto di elevato valore. Insomma non mi è piaciuto e sicuramente non lo definirei un meraviglioso romanzo, come viene spesso descritto. Assegno due stelle solo per premiare lo stile che avrei preferito apprezzare in un tema diverso da quello trattato.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Lolita
- Titolo originale: Lolita
- Autore: Vladimir Nabokov
- Traduttore: Giulia Arborio Mella
- Editore: Adelphi
- Data di Pubblicazione: 01/01/1996
- Collana: Gli Adelphi
- ISBN-13: isbn13:9788845912542
- Pagine: 395
- Formato - Prezzo: Tascabile - 11 Euro