Se nel post precedente mi sono attirata addosso le ire dei "no-alcolisti", su questo mi attirerò addosso l'ira funesta delle quarantenni (ed oltre) e delle femministe stupide (sì, per me si dividono in due categorie: stupide ed intelligenti...mi riprometto di scrivere un post in merito). Non so, in questo periodo di fine estate sono particolarmente polemica... Fin dalla notte dei tempi, le donne hanno sempre avuto paura di invecchiare. Non è piacevole vedere il proprio viso che si riempie di rughe, macchie, con la pelle opaca, meno elastica e che cede, formando l'antiestetico doppio mento. Per non parlare del corpo meno tonico, che si deforma con gravidanze, col metabolismo che cambia e che rende molto difficile controllarne l'inevitabile cedimento strutturale. E' inevitabile: il corpo non è eterno, ha un ciclo vitale, invecchia come qualsiasi cosa in natura. Certo, il trascorrere del tempo sul proprio corpo non piace a tutte (credo a pochissime), ma prima o poi si finisce per accettarlo, adeguandosi anche con la testa al fatto che non si hanno più vent'anni. Ma non sempre è così.
Le donne hanno sempre cercato in tutti i modi di minimizzare i segni del tempo. Vi faccio l'esempio estremo di Erzsébeth Bàthory, contessa ungherese. Lei era ossessionata dall'idea di invecchiare ed aveva provato ogni cosa pur di restare giovane. Un giorno una sua cameriera, mentre la pettinava, le tirò i capelli; la contessa, adirata, le diede un ceffone talmente forte da far sanguinare l'orecchio alla ragazza. La contessa, però, si accorse che nella parte della mano sporca di sangue la pelle era diventata liscia. Così prese la malsana abitudine di immergersi nel sangue di ragazze vergini, andandole a reclutare tra i villaggi contadini attorno al suo castello; ovviamente, le uccideva dopo innumerevoli torture. Ma si convinse che il sangue di vergini nobili poteva avere effetti migliori; così andò a prendere le sue vittime tra le famiglie nobili ungheresi. Risultato: divenne una delle più grandi serial killer del 1600. Se vi interessa la storia completa della Bàthory, vi invito a leggere la pagina di Wikipedia a lei dedicata, che è molto completa. Io qui vi ho riportato solo fino a che punto può arrivare l'ossessione di fermare il tempo che passa; come lo ha fatto lei, sicuramente, lo possono aver fatto anche altre in passato.
Se le donne potessero fare un patto con il diavolo, chiederebbero la bellezza eterna; se fosse un intervento chirurgico possibile, invece, chiederebbero il trapianto del cervello da quarantenne in un corpo da ventenne. Ecco, questo è il problema principale: ci sono donne che hanno superato gli "anta" che, rendendosi conto dell'età anagrafica, iniziano a comportarsi da ventenni; insomma, delle lolite attempate! Il tutto nell'illusione di fermare il tempo che passa. Così le vedi in giro superabbronzate, con i capelli dai colori e tagli assurdi, unghie lunghissime e decorate in modo discutibile. Per non parlare di come si conciano: minigonne "giro effe", short modello "cugina Daisy di Hazzard", push up imbottiti...e tacchi talmente alti che, se mettono un piede male scendendo uno scalino, si fratturano l'intera gamba. Ovviamente il tutto rubato al guardaroba della figlia, la quale ha sicuramente qualche chilo in meno rispetto alla madre...la conseguenza è che gli stessi vestiti, su quest'ultima, fanno l'effetto "salame insaccato". Ma non ditelo mai: anzi, ditele che sembra la sorella maggiore della figlia.
Purtroppo non è solo una questione fisica, ma anche di testa. Infatti, spesso, si comportano anche come adolescenti: tirano all'alba ogni week-end (o ogni sera); frequentano locali di soli giovani; stanno assieme a ragazzi molto più giovani di loro (dovrò scrivere un post in merito, ho troppo il dente avvelenato per questo atteggiamento tanto "chic" e "modaiolo")...Inoltre, se proprio gli anni si vedono, ricorrono alla chirurgia estetica. Un mese di ricovero ospedaliero...e spariscono tutte le rughe, le adiposità e le macchie scure del corpo (incluso lo sbiancamento anale, estremamente "sciccoso")!
Il risultato: sono ridicole...ma in una società dove tutti dobbiamo essere giovani e belli questo non significa essere ridicoli! Le donne ridicole sono quelle che hanno le rughe, che dopo i 35 anni non indossano più le minigonne, che al mare indossano un costume intero...che accettano con serenità il tempo che passa. Ecco, io sono ridicola perchè so benissimo che nel futuro il mio musino, lo vedete nella foto del profilo, si riempirà di rughe; il mio corpo si deformerà con le gravidanze e dovrò dire addio al mio fisico a clessidra. Ma lo devo accettare, è inevitabile!