Le Commissioni “Affari istituzionali” e “Antimafia” hanno approvato stamane l’ARAC, Autorità Regionale Anti Corruzione, con emendamenti. Il progetto di legge verrà discusso in Aula martedì 15 marzo.
Lombardia: approvato in commissione il progetto di legge che istituisce l’Autorità Regionale Anti Corruzione. Le Commissioni “Affari istituzionali” e speciale “Antimafia”, riunite oggi in seduta congiunta nella pausa dei lavori consiliari, hanno approvato a maggioranza il progetto di legge che istituisce l’ARAC (Autorità Regionale Anti Corruzione), atteso ora dalla discussione in Consiglio regionale stabilita per martedì prossimo 15 marzo.
Via libera anche agli emendamenti, cinque dei quali firmati dal Presidente Roberto Maroni, che precisano i termini dell’autonomia organizzativa di ARAC, della collaborazione della stessa con ANAC (l’Autorità nazionale anticorruzione) e introducono ulteriori requisiti sulle nomine di Presidente e consiglieri di ARAC. Un sesto emendamento è stato proposto dal consigliere Pietro Foroni (Lega Nord) e specifica le procedure sull’obbligo di informare la Giunta nel caso in cui gli enti interessati non abbiano ottemperato alla diffida o ai provvedimenti decisi da ARAC.
La riunione è stata presieduta da Carlo Malvezzi (NCD) e Gianantonio Girelli (PD). Hanno votato a favore i consiglieri della maggioranza (Lega Nord, FI, NCD, Lista Maroni), non hanno partecipato al voto PD e Patto Civico. I consiglieri M5S avevano annunciato che non avrebbero preso parte ai lavori ritenendo ARAC “uno specchietto delle allodole, un carrozzone inutile”. Fabio Pizzul (PD) ha spiegato che il PD si riserva interventi di merito in Aula, “ma già possiamo dire -ha aggiunto- che si tratta di un’iniziativa che esula dalle competenze del Consiglio regionale”. Per Pietro Foroni (Lega Nord) “gli emendamenti perfezionano un progetto che non sottrae nulla ad ANAC. Anzi si crea uno strumento in più, che potrà collaborare con ANAC e rafforzare il suo operato”. Lino Fossati (Lista Maroni) ha rimarcato che “ANAC e ARAC lavoreranno perseguendo un continuo miglioramento della collaborazione traducendo in atti un impegno che non si esaurisce con questa legge”. Carlo Malvezzi (NCD) ha definito come altamente positivo il fatto che Maroni abbia più volte manifestato la volontà di interloquire con governo e autorità anticorruzione, “un orientamento che questa legge sottolinea e incoraggia”. Gianantonio Girelli (PD) ha infine voluto rimarcare che la lotta alla corruzione e contro le mafie “ci deve vedere tutti impegnati in uno sforzo comune che deve intensificarsi”.
L’Autorità Regionale Anti Corruzione (ARAC) ha il compito di contribuire a prevenire e contrastare la corruzione e l’illegalità nella Regione e negli enti del sistema regionale. E’ retta da un Consiglio di cinque membri (tra i quali viene eletto un Presidente), “scelti tra esperti di elevata professionalità, di notoria indipendenza e comprovata esperienza in materia di contrasto con la corruzione”. L’ARAC, che opererà tramite una struttura autonoma, avrà compiti di vigilanza e controllo sulle misure della Regione. Promuoverà la trasparenza e potrà svolgere attività consultiva, su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in materia di conformità di atti e comportamenti dei funzionari pubblici alla legge e ai codici etici.