Un fermo eccellente in Lombardia dove a termine di approfondite indagini i carabinieri di Milano fermano il responsabile dell’assessorato regionale alla Casa, Domenico Zambetti, 60 anni, l’assessore è accusato di voto di scambio con la ’ndrangheta.
Gli inquirenti lo accuserebbero di aver comprato un pacchetto di 4.000 preferenze che, per le elezioni del 2010 è stato decisivo per le sue elezioni.
Sarebbero stati dati 200.000 euro ad uno esponente della famiglia «Morabito-Bruzzaniti» di Africo (Giuseppe D’Agostino, gestore di locali notturni già condannato anni fa per traffico di droga nell’inchiesta sull’Ortomercato così riporta Il Corriere della Sera) e un presunto referente invece del clan «Mancuso» di Palmi, il gestore di negozi Costantino Eugenio. Non solo, in qualche modo avrebbero investito sulla candidatura di Zambetti anche i membri della famiglia «Barbaro-Papalia» di Platì, che probabilmente avrebbero attinto da delle preferenze a disposizione di Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, l’ex sondaggista di Berlusconi condannato nel dicembre 2011 in primo grado a 7 anni per la bancarotta Hdc.
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E’ ancora in corso la perquisizione della casa di Zambetti ma nel frattempo è stato reso notoche ’indagine ha portato a 23 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone coinvolte nel presunto voto di scambio mafioso. Tra gli arrestati figura anche Ambrogio Crespi, fratello dell’ex sondaggista Luigi Crespi.