Così titolava lo scorso 28 Luglio 2012 “The Times”, all’indomani della Cerimonia di Apertura dei XXX Giochi Olimpici di Londra 2012, dedicando quel giorno la copertina (prima di una lunga serie di poster souvenir delle Olimpiadi) alla spettacolare serata che ha dato il via ai Giochi dall’Olympic Stadium di Londra.
L’Estate TGS 2012 volgeva in quei giorni al termine ed alcuni dei nostri gruppi di studenti si sono ritrovati davanti a megaschermi appositamente predisposti dai loro leader per una visione collettiva della cerimonia di apertura, dopo un mese intero vissuto all’insegna di Londra 2012, tra visite guidate, giochi e mille attività dedicate a quest’estate così speciale per tutti noi. In qualche modo, quest’anno più che mai Londra è stata davvero “The Greatest Show” che ha visto protagonisti assoluti i tantissimi studenti e leader TGS.
Sono ormai passate due settimane e le Olimpiadi si concludono oggi con la Cerimonia di Chiusura che prende il via tra pochi minuti.
Vogliamo dunque ripercorrere oggi quanto accaduto in queste due settimane formidabili.
In particolare ricordiamo assieme i momenti salienti della Cerimonia di Apertura che ci ha visti spettatori davanti agli schermi della BBC.
La grande serata diretta dal regista inglese Danny Boyle lo scorso venerdì 27 luglio 2012 è stata una emozionante vetrina della storia e della cultura della Gran Bretagna. Dagli inizi rurali con tanto di citazioni di William Shakespeare, attraverso la rivoluzione industriale, con accenni alle grandi istituzioni nazionali (il Servizio Sanitario Nazionale e l’invenzione del World Wide Web per citarne un paio), con momenti di divertimento da Mr Bean a James Bond, lo spettacolo ha aperto l’immaginazione di una platea mondiale.
Bradley Wiggins, il ciclista eroe nazionale vincitore dell’ultimo Tour de France ha dato il via alla serata suonando la campana più grande del mondo, con le sue 23 tonnellate di peso.
E subito entra in scena l’attore inglese Kenneth Branagh, interpretando Isambard Brunel, l’ingegnere che nell’Ottocento vittoriano progettò tanti ponti e porti in tutto il Regno Unito, figura chiave nella Rivoluzione Industriale. Il monologo di Kenneth Branagh il noto brano “Isles of Wonder” contenuto nella “Tempesta” di William Shakespeare, che il regista Danny Boyle ha citato come fonte d’ispirazione principale per tutto l’evento.
La London Symphony Orchestra ci ha divertito con l’esecuzione del tema dei Vangelis “Chariots of Fire”, con un ospite d’eccezione: Mr Bean, protagonista di uno sketch irresistibile.
Di lì a poco il calciatore David Beckham a bordo di un motoscafo sfrecciava lungo il Tamigi per portare la fiamma olimpica allo Stadio e accendere così un sontuoso braciere olimpico formato da 204 petali, uno per ogni nazione partecipante, che si innalzavano fino a unirsi in un’unica grande fiamma.
Ma chi ha lasciato tutti a bocca aperta è stata nientedimeno ché Sua Maesta Regina Elisabetta II, per la prima volta nella sua vita in veste di attrice: si è simpaticamente prestata a prendere parte ad un breve ma intensissimo filmato in cui James Bond (l’attore Daniel Craig) la accompagna da Buckingham Palace allo Stadio Olimpico, in cui entra in maniera assolutamente spettacolare gettandosi coraggiosamente da un elicottero. E poco importa se era ovviamente una controfigura: il fatto stesso di essersi prestata ad un ruolo così inconsueto ha reso Elisabetta II ancora più simpatica agli occhi del suo popolo e del mondo intero.
Tutta la serata, in effetti, si è giocata su un delicato equilibrio tra una superba celebrazione della Gran Bretagna (e di tutto ciò che essa rappresenta) da un lato, e il tipico humour inglese dall’altro, utile e necessario a stemperare i toni altrimenti presuntuosi e a rendere l’evento più leggero, divertente e appassionante. L’immagine che ne è risultata della Gran Bretagna è di una grande nazione dal passato glorioso, dalla cultura e tradizione tra le più importanti di tutto il mondo, dal presente al passo con i tempi e dal futuro ricco di aspettative.
La serata si è conclusa con una brillante celebrazione della Great British Music, dagli anni ’60 dei Beatles alle band più attuali come Underworld e Arctic Monkeys. Naturalmente, la colonna sonora della serata il giorno seguente era disponibile in tutti i negozi di dischi sul doppio cd “Isles of Wonder”, subito è schizzato alla vetta delle classifiche di vendite.
Nei quindici giorni seguenti ci siamo appassionati davanti alla tv per le imprese, i record, le emozioni regalate da tanti atleti da tutto il mondo, riassunte mirabilmente da Leonardo Sorregotti nel video “Quindici giorni in 1 minuto: la foto-animazione della XXX Olimpiade” per La Repubblica.
Un’eccezionale serie di copertine del quotidiano britannico The Times ha incorniciato le foto più belle di questa edizione delle Olimpiadi:
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E oggi, domenica 12 agosto 2012, sembra incredibile, ma siamo già in trepidante attesa della Cerimonia di Chiusura, durante la quale la fiaccola olimpica sarà ufficialmente consegnata alla città di Rio de Janeiro che ospiterà l’edizione 2016 delle Olimpiadi.
“A Symphony of British Music”: questo il titolo della serata che comincia proprio in questi istanti. Un grande concerto che vedrà alternarsi sul palco appositamente allestito nello Stadio Olimpico le più grandi star del panorama musicale inglese: i Muse (autori del brano “Survival”, inno ufficiale di Londra 2012), The Who, George Michael, Jessie J, Spice Girls e molti altri ancora, a soddisfare i gusti e i palati musicali di ogni generazione di spettatori. A seguire, dopo che il braciere olimpico dello stadio sarà estinto e la fiaccola olimpica consegnata alla città di Rio, la festa si trasferirà a Hyde Park, dove un altro concerto vedrà protagonisti tra gli altri i Blur, i New Order e gli Specials.
Non ci resta che augurare a tutti buona serata!
Igino
Link correlati:
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Sito web ufficiale London 2012 Olympic Torch Relay
Sito web ufficiale London 2012 Festival
Sito web ufficiale London 2012 Cultural Olympiad
LondonTown: Sedi Olimpiche di Londra