Londra 2012: Ragazzi del fioretto d’oro nel giorno di Bolt

Creato il 06 agosto 2012 da Postscriptum


Grande successo del fioretto maschile, che conquista la Medaglia d’Oro nella competizione a Squadre, nel giorno di Usain Bolt, che torna il Re dei 100m con il tempo di 9″63.

Percorso incredibile per i ragazzi del fioretto, che dopo la delusione dell’individuale, riscattano la prestazione guidati dal c.t. Stefano Cerioni, che dopo il trionfo delle ragazze si gode il successo degli uomini. Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte battono tutti gli avversari, con Baldini, Cassarà e Aspromonte che battono nei quarti la Gran Bretagna 45-40 con fatica, in semifinale stendono gli Usa con un mostruoso 45-24 anche grazie all’ingresso di Giorgio Avola per Valerio Aspromonte, che piazza lo spunto che va a chiudere il match. In finale poi, il Giappone si dimostra avversario importante, la partita resta equilibrata fino al 36 pari, ma gli ultimi tre assalti sono memorabili, con Giorgio Avola, Andrea Cassarà eAndrea Baldini che vanno a concludere sul 45-39 che regala l’Oro all’Italia. Bronzo alla Germania che batte gli Usa 45-27.

Andrea Baldini, finalmente Oro, spazza via i rancori del passato, dall’esclusione per doping, da cui venne poi scagionato, prima di Pechino: “Siamo amici, sì tutti e quattro, anche con Andrea(Cassarà, col quale Baldini, ebbe delle incomprensioni in passato, ndr). Così gioiamo tutti assieme. Non ci siamo scomposti dopo i primi passaggi non eccelsi, abbiamo vinto pure così. E’ stata una bellissima vittoria, l’avevo detto alla vigila. Non guardo al passato, sono un uomo che ha raggiunto il proprio sogno di bambino”.

Andrea Cassarà, il veterano, dice alla fine: “E’ un’emozione fantastica, sono sempre convinto che vincere insieme è più bello, qui ancora di più poi, quando tiri così uniti si superano le problematiche. Quando io e Baldini siamo così in gara, non c’è n’è per nessuno, ma pure Avola è stato molto bravo. Sono fiero di tutti”.
Giorgio Avola, modicano di 23 anni, regala la Medaglia d’Oro alla Provincia di Ragusa: “Non so cosa prepareranno al mio ritono, io porto con me la mia Terra, di cui sono orgoglioso. E’ un esempio per i ragazzi, a cui dico che per arrivare ai propri sogni non è necessario essere di grandi città, emergere si può”.

Delusione dalla Pallanuoto femminile, dove le ragazze sono eliminate ai Quarti di Finale dagli Stati Uniti per 9-6, ma un Gruppo condotto in difficoltà non poteva portare di più, con le avversarie superiori alla Nazionale italiana, che deve ricominciare un percorso.

Altra delusione dal Beach Volley, in cui Marta Menegatti e Greta Cicolaei escono ai quarti contro gli Usa per due set a zero, ma di certo il futuro è dalla loro parte.

Sconfitta per l’Italia femminile di volley contro la Russia, 3-2 anche con un pò di turnover che però non crea particolari problemi alle ragazze, che comunque devono riprendere subito a giocare forte.

Delusione incredibile per Tania Cagnotto, che perde la Medaglia di Bronzo per pochi centesimi a favore della messicana Sanchez, nel trampolino 3m dominato dalla cinese Wu Minxia che batte di gran lunga anche la connazionale He Zi, argento per lei. La delsione della Cagnotto è evidente: “Colpa del fato, non ce l’ho con nessuno. E’ chiaro che i Giochi non fanno per me, questa poteva essere l’ultima occasione in una carriera soddisfacente. Adesso  non penso a Rio de Janeiro, mi voglio riposare e poi decidere in tutta calma”.

Altra delusione dal ciclismo su pista dell’Omonium, in cui Elia Viviani perde la Medaglia all’ultima prova, dopo un alternarsi di prove tattiche e di tecina, in cui la regolarità non ha pagato: “Ho raccolto di più dove pensavo, e di più dove pensavo di prendere di meno. E’ andata così, ma la pista è la m ka vita, ci riprovo in Coppa del Mondo e punto alla futura Olimpiade”.

Andy Murray batte Roger Federer nella finale del torneo di tennis, con 6-1 6-2 6-4 in 2h di gioco, senza lasciare niente allo svizzero, che non riesce a conquistare la Medaglia d’Oro olimpica, dopo aver vinto tutto in carriera. Terzo DEl Potro, che batte Novak Djokovic 7-5 6-4.


Ma era il giorno dei 100m, con il giamaicano Usain Bolt che torna Re e vince in 9″63 col Record Olimpico, battendo in finale, dopo le qualificazioni in attesa, l’altro giamaicano Yohann Blake, 9″75, e Justin Gatlin, Usa in 9″79. Quarto Tyson Gay, 9″80, poi Ryan Bailey, 9″80, Churandy Martina, 9″94, Richard Thompson, 9″98, e Asafa Powell in 11″99.
Usain Bolt dunque dopo la delusione ai Mondiali 2011, si riprende il trono dei 100m e per ora rimanda al mittente gli attacchi avversari con una prova stellare, e ridimensione Blake e Gay, col record olimpico, battendo il suo precedente a Pechino. Il record del Mondo, sempre uo a 9″58 resta imbattutto, ma c’è tempo per il Fenomeno, 25 anni a tutta potenza: “Non volevo commettere una falsa partenza come ai Modiali, ma il mio allenatore mi ha fatto rimanere tranquillo. Non sono partito al massimo(come sua abitudine, ndr) ma poi ho preso la velocità perfetta, Mi sono divertito: la gente dice ciò che vuole, ma quando conta io ci sono sempre, i tifosi lo sanno. E adesso voglio i 200, cerco di vincere”.

Nella Maratona femminile vince l’etiope Tiki Gelana in 2h 23′ 07″ davanti a Jeptho(Kenya) e Arkhipova(Russia). I 3000 siepi uomini vinti da Ezekiel Kemboi(Kenya), in 8’18″56, davanti a Mekhissi-Menabad(Fra) e Mutai(Kenya). Martello col trionfo di Krisztian Pars(Hun) 80.59m davanti a Kozmus(Slo), 79.36 e Murofushi(Gia) 78.71. I 400m donne vinti da Sanya Richards Ross(Usa) in 49″55, davanti a Christine Ohuruogu(Gbr) 49″70 e DeeDee Trotter(Usa) 49″72. Salto Triplo donne con Olga Rypakova(Rus) 14.98m con Caterine Ibarguen(Colombia) seconda con 14.80m e Olha Saladuha(Ucraina) 14.79m di misura finale.


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