Londra, molto spesso mitizzata, un pensiero idealizzato, l’atmosfera sentita descrivere tante volte, dalla televisione, dai libri o da un professore di storia dell’arte con il pallino per il punk.
“Londra Brucia” di Luca Desienna è un libro verità, dove viene raccontata anche quella Londra che si vuole nascondere, gli ospedali che non funzionano, le fatiscenti case popolari, il “prodotto” di un luogo che porta all’esasperazione.
Quest’opera si presta a differenti interpretazioni, può essere intesa come un’accusa alla società inglese, una società che produce miseria ed alienazione, e allo stesso tempo si percepisce una grande storia d’amore verso una città che non finirà mai di stupire e, come tante storie d’amore, è fatta di ostilità, di momenti idilliaci e di gelosie.
Johnny, il protagonista, è un survivor, uno dei tanti, un giocoliere metropolitano che sbarca il lunario destreggiandosi tra i sussidi governativi e i magri proventi della propria arte.
L’ovvia conseguenza è che la vita del protagonista sia un continuo salire e scendere dalle montagne russe, sulle quali rimanere in equilibrio è cosa quasi impossibile, d’altronde, “L’individuo equilibrato è un pazzo” diceva Bukowski. La meschinità della vita urbana insieme alla realtà tetra e paradossale che la metropoli gli offre minano costantemente la sua stabilità, offrendoci un panorama satirico e grottesco.
L’On the road di Kerouac è diventato l’on the tube di Johnny A. Un viaggio pieno di emozioni in una Londra decadente, ma pur sempre affascinante di inizio millennio. Londra Brucia è uno schiaffo alla realtà accompagnato da un abbraccio.
Luca Desienna nasce a Padova nel 1973. Conseguito il diploma di Maestro d’Arte, nel 1993 lascia la città natia per trasferirsi a Londra, nel quartiere di Brixton. Nella metropoli britannica si dedica prima alla pittura, poi alla fotografia e alla scrittura. Espone in varie gallerie d’arte della capitale e riesce ad imporsi con grande successo nella fotografia.
Nel 2004 fonda Gomma Magazine, rivista di fotografia che in breve ottiene risonanza in tutto il mondo. Nel 2010 Desienna è fotografo della campagna pubblicitaria Diesel U Music, e l’anno successivo partecipa, accanto ai mostri sacri della fotografia, alla famosa asta londinese Photo Voice con una sua opera dedicata alle Dolomiti. Nel 2011 fotografa Gabriele Salvatores per lo stilista Ferragamo.
Il 2012 lo vede finalista per il rinomato European Publishers Award For Photography con il suo lavoro My Dearest Javanese Concubine, con il quale vince anche il primo premio al Simulacrum Photo Contest diretto da Richard Billingham. Nello stesso anno continua la sua avventura editoriale fondando Gomma Books Ltd, una bijou publishing house dedicata alla fotografia.
Artista poliedrico, in vent’anni di carriera Desienna ha avuto numerosi riconoscimenti e lasciato traccia di sé in differenti ambiti artistici: dalla moda – ha sfilato con Kate Moss – alla recitazione, prendendo parte a svariate rappresentazioni teatrali e spot pubblicitari.
Londra Brucia è il suo primo romanzo, frutto di un percorso durato ben dieci anni e che rappresenta uno dei più importanti tasselli della sua vita artistica.
“Mi ricordo noi quattro seduti su un muretto a guardare il mare mosso. Le facce mezze nascoste dai cappotti e i capelli umidi al vento. Jack a parte, eravamo tutti appena arrivati a Londra. Sembravamo quattro orfani alla ricerca della madre. Pieni di speranza e di sogni e di emozioni nuove. Forse, senza che ce ne rendessimo conto, questa città con l’andare degli anni ci ha tolto la nostra ingenuità. O forse siamo semplicemente invecchiati.”