Nonostante ci sia una miriade di problemi insoluti in Mali , a cominciare dalla destabilizzazione politica,che rende tutto piuttosto incerto e pericoloso e che potrebbe avere, forse ( almeno lo sperano i più), una qualche soluzione dal rientro a Bamako del presidente di transizione, Dioncounda Traoré, reduce da cure mediche a Parigi, gli atleti maliani sono ugualmente presenti, in questi giorni, a Londra come è giusto che sia per ogni rappresentativa olimpica, che si rispetti.
Certamente le preoccupazioni ,specie di coloro che abitano il Nord del Paese (tuareg e fondamentalismo islamico all’africana in agguato), sono ben altre ma è bello pensare che, nonostante tutto, il Mali abbia superato se stesso,a colpi di sacrifici, e proponga la sua rappresentativa sportiva in Gran Bretagna.
Per poter realizzare il ”sogno”olimpico, infatti, non sono stati pochi gli sforzi economici,data l’odierna più che precaria situazione in termini di bisogni delle popolazioni, che sono stati messi in piedi dal Comitato olimpico nazionale maliano.
Ma si è riusciti a centrare l’obiettivo ,e questo, alla fine, è quello che conta.
Pertanto,attualmente, sono presenti nel villaggio olimpico londinese il centometrista Rahamatou Dramé, che ieri è stato il portabandiera del suo Paese; poi c’è il campione mondiale di taekwondo Daba Modibo Keita, sul quale le aspettative di un ottimo risultato sono tantissime ; ancora, per lo judo, c’è Oumar Koné e due nuotatori, un uomo e una donna, rispettivamente Mamadou Soumaré e Fatoumata Samassékou.
Ai giovani atleti maliani non resta , allora, che dire :”Fate vedere al mondo di cosa siete realmente capaci!”.
Noi ,di Jambo Africa , siamo con voi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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