Londra, Pittura Oggetto in mostra da Almine Rech
Dopo aver conquistato Parigi e Bruxelles, la gallerista francese Almine Rech conquista Londra, inaugurando il suo terzo spazio con questa elegante collettiva curata da Natacha Carron. Dodici opere, cinque figure chiave del modernismo italiano (Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Dadamaino, Turi Simeti e Paolo Scheggi) e un italianissimo titolo (Pittura Oggetto, dalla felice definizione coniata a suo tempo da Gillo Dorfles) non lascia dubbi sull’Italian feeling della mostra londinese.
L’interesse di Almine Rech per il panorama artistico del dopoguerra italiano non è nuovo, avendo già in passato dedicato mostre che avevano visto Castellani e Bonalumi tra i protagonisti. Ma nello spazio intimo e raccolto di Savile Row la collettiva acquista una nuova freschezza, diventa dialogo tra passato e presente. “Il collegamento è Lucio Fontana e il luogo è Milano”, spiega Natasha Carron. L’effervescente clima della Milano degli Anni Sessanta fa infatti da sfondo alla rivoluzione sviluppata da questi artisti e che li porta a lavorare e ad agire, invece che su di un supporto, sul supporto stesso.
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