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Lone survivor

Creato il 04 marzo 2014 da Lamacchinadeisogni

LONE_SURVIVORTITOLO: LONE SURVIVOR

GENERE: GUERRA, AZIONE, DRAMMATICO

RATING:  * * * + +

TRAMA:

Afghanistan, 28 giugno 2005, operazione militare denominata Red Wings: un gruppo scelto di quattro Navy SEAL viene avio-trasportato sulle montagne, in prossimità di un villaggio, per neutralizzare il nucleo operativo ad alto rischio di al-Qaeda, guidato dal comandante talebano Ahmad Shah.

Malgrado lo studio della missione a tavolino, le mappe, i satelliti e la tecnologia, durante la perlustrazione l’imprevisto! I quattro saranno chiamati a prendere una decisione morale che cambierà per sempre le loro vite ed i loro destini, assumendone tutte le conseguenze con la forza e la resistenza di chi non abbandona mai la battaglia, secondo il codice dei Navy SEAL!

(Regia: Peter Berg – anno 2014)

COMMENTO:

Se desiderate farvi una dose massiccia di adrenalina andando in missione con i Navy SEALS eccovi accontentati! Un film emozionante, ben fatto e senza americanate, come piace a me! La contropartita è un racconto crudo, feroce, tratto da una storia vera, che vi farà uscire dalla sala confusi e storditi per le ossa che si spezzano, la carne contro la roccia e la terra che preme sul sangue. L’atmosfera è quella concitata del combattimento moderno, e la sapiente regia di  Peter Berg rende lo spettatore partecipe di quel caos.

Nonostante si tratti sostanzialmente di un film di guerra, fedele al mio taglio introspettivo, sono riuscito a ricavarne qualcosa di più che la semplice azione. Questa storia mi ha infatti capire meglio che razza di uomini siano quelli che decidono di entrare in corpi militari così speciali. Sarebbe semplicistico e non esaustivo etichettarli come degli “esaltati”. A portarmi su di una strada interpretativa più corretta sono state le parole usate dal uno di loro: “C’è una sorta di furore in noi, l’ho sentito dire spesso dai miei compagni, un fuoco, un fiume in piena, un forte impulso, un incessante desiderio di fare di più, di spingerci oltre i limiti che riteniamo possibili, di raggiungere quegli angoli bui e freddi dell’anima, dove vivono i nostri mostri, pronti a lottare. e noi desideriamo intensamente quella lotta, una lotta dura, la più buia, la più fredda, la più disgustosa di tutte le lotte … ”. Conosco quella sensazione, quel fuoco, quel furore di cui parla Marcus Luttrell. E’ una atavica energia giunta sino a noi perché utile alla sopravvivenza della specie, quando la vita o la morte dei componenti del clan dipendeva dalle particolari qualità dei suoi componenti: le sentinelle, sempre con le orecchie ben tese ed il cuore in apprensione costante per essere efficienti nel dare l’allarme al gruppo in caso di pericolo; i guerrieri, audaci, forti, con quel senso di invincibilità e giusta dose di aggressività per poter combattere e scontrarsi fisicamente con i nemici senza aver paura, e così via. Nessuno è migliore dell’altro, ma tutti necessari e funzionali alla sopravvivenza. Un gruppo formato da individui appartenenti ad una sola tipologia psico-fisica si sarebbe estinto ben presto. Per cui se oggi soffrite di attacchi di panico, o siete particolarmente sensibili, fatevene una ragione, la selezione naturale vi ha traghettato sino ai giorni nostri perché eravate utili al gruppo come sentinelle; se sentite un furore dentro che vi spinge ad andare oltre i vostri limiti affrontando sport estremi o ad arruolandovi in corpi speciali, non pensiate di essere folli, molto probabilmente siete geneticamente dei guerrieri.

Queste informazioni, che appresi durante una chiacchierata con un neuro-psichiatra di fama internazionale, non vogliono assolutamente “giustificare” il delirio della guerra, che è e rimane follia primitiva, ma semplicemente aggiungere un tassello alla nostra conoscenza per meglio capire ed interpretare il mondo.

Per quanto riguarda il film, Lone Survivor si conferma una bellissima pellicola, le cui emozioni vi accompagneranno per parecchi giorni!



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