[Look... This is Just me!] Donne Perdute

Da Gloutchov

Senza Titolo

Il personaggio di Covili mi era completamente sconosciuto. L'ho scoperto questo inverno, in una mostra a Palazzo d'Accursio, dedicata alla violenza sulle donne. Nel palazzo erano esposte 48 opere del pittore di Pavullo, Gino Covili. La sua opera è capace di scuotere gli animi, lo ammetto. Il suo tratto è pesante, e allo stesso tempo tremante. Le linee non sono precise, sembrano trasmettere la paura, o forse l'impotenza, che i personaggi rappresentati (sempre femminili) sono costretti a sopportare. La femmina, nei disegni del pittore, è un personaggio emarginato, schiacciato dalla società e dagli stereotipi che la vogliono sempre disponibile, sensuale, corpo senza mente. Covili rappresenta il desiderio, che a sua volta è rappresentato dall'immaginario femminile, per lo meno nella nostra società. Un desiderio però corrotto e duro. I suoi lavori rappresentano uomini di potere che bevono, giocano, mangiano, si divertono mentre sono accerchiati da donne sinuose - ma consumate - che attratte dalla ricchezza, sono diventate schiave... non solo dei soldi, bensì di coloro che li possiedono. L'uomo non ci fa certo una bella figura, in queste opere. Ma forse nella sua forma, più che l'uomo in sé, è il potere che corrompe, è il desiderio che consuma, è la società che rende schiavi, e schiave, imponendo ruoli preconfezionati. Del resto le figure femminili rappresentate nelle opere di covili sono prostitute, se non donne facili a determinati costumi. I quadri sono stati realizzati tra il 1967 e il 1978, ma le rappresentazioni potrebbero tranquillamente rifarsi a scandali ben più recenti, e non solo - visto la cronaca di questi giorni - italiani.
Mi piace il tratto di questo pittore. E' brutale, non nasconde nulla dell'intimo corrotto umano. E mi piace la sua storia. Di professione faceva il bidello. Riuscì a realizzare una mostra dei suoi lavori  prima a Bologna (1964), e poi a Milano (1969)... dove finalmente attirò l'attenzione dei critici. Quello fu il momento cruciale della sua carriera d'artista; quando di abbandonare il lavoro di bidello per dedicarsi totalmente alla sua arte... Un gesto coraggioso che lo ripagò appieno.
Qui sotto trovate uno speciale dedicato all'evento.



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Postato da Blogger su Look... This is Just me! il 1/18/2014 10:01:00 AM

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