Loquàce
Dal latino loquax -acis, derivato di loqui ‘parlare’.
Aggettivo.
1. Che parla molto, ciarliero: è una donna loquace; non sei molto loquace oggi.
(estensione, letterario) Riferito anche ad altri animali: le rane loquaci (gracchianti); i loquaci uccelli (cinguettanti); stuol d’anitre loquaci in secca riva / con rauco mormorar lieto l’attende (Tasso).
2. (figurato) Espressivo, che esprime chiaramente: gesto, sguardo, silenzio loquace.
Una (parola) giapponese a Roma e Uomini e parole
Tudor [‘tjudor]
Voce inglese, da Tudor, nome della dinastia che regnò in Inghilterra dal 1485 (con Enrico VII) al 1603 (Elisabetta I).
Aggettivo invariabile.
1. In architettura e nelle arti decorative, il periodo tardo gotico in Inghilterra (periodo Tudor), durante il quale si afferma uno stile che unisce forme prevalentemente gotiche con elementi rinascimentali derivati dall’Italia e caratteristiche decorative derivate dai Paesi Bassi. Negli edificci le diverse parti sono organizzate secondo uno schema simmetrico, gli esterni sono caratterizzati da finestre sostenute da mensoloni sporgenti, da mattoni decorati e comignoli scolpiti, mentre gli interni hanno pareti coperte da pannelli di legno riccamente ornati.
2. Arco tudor, o Tudor: tipo di arco a sesto ribassato che in tale periodo ebbe la maggiore diffusione, formato da due archi di cerchio vicini alle imposte raccordati a due rette inclinate formanti in sommità una cuspide.
Se qualcuno, cercando di indovinare l’età, dice abbastanza anni in meno di quelli reali, si è guadagnato una bella risata grazie alla battuta obbligatoria che bisogna sempre usare in queste situazioni: Sì, per gamba.
La parola rovinata
MICENENEI
Neoformazioni cutanee diffusesi a Micène nell’Argòlide, in Grecia.
Di Tommaso Mazzoni.
Per un pugno di conchiglie
Ventesimo libro, terzo indizio
Un tipo che sa cavarsela anche nelle situazioni più intricate, e per questo è apprezzato da chi ha il potere: lui che non vale nulla è tenuto in grande considerazione da chi conta molto. Ma lui non ne approfitta né si vanta, anzi, alla fine ottiene solo risentimento dagli avversari e svantaggi per sé dalla situazione.