contro Maurizio Costanzo
Ma il giallo è presto svelato
di Iannozzi Giuseppe
(articolo del 5 marzo 2010) – Loredana Lipperini, oggi, 3 marzo 2010, sul suo blog Lipperatura, scrive un post dal titolo più che mai eloquente: Brividi. Poco sotto poche parole in corsivo: Ricevo e pubblico, senza commenti.Perché la Sig.ra Lipperini dovrebbe aver mai i brividi? Un giallo.
Ma neanche poi tanto.
La collana da edicola Il Giallo Mondadori è stata affidata alle amorevoli cure di Maurizio Costanzo.
Ed i “brividi” di Loredana Lipperini possono solo significare che lei non è d’accordo. Che Maurizio Costanzo non gode della sua stima, come minimo. Che così le si rompono le uova nel paniere a lei e alla sua gang di fedelissimi.
Questa svolta significa soprattutto che Lipperini & Compagni incontreranno molte più difficoltà a piazzare i loro nomi nel catalogo del Giallo Mondadori.
Ne volete la prova?
Interviene GIanni Biondillo (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 11:40 am):
Altieri è uno scrittore straordinario e un uomo meraviglioso.
Trovo la notizia scandalosa.
Interviene Alessandra C (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 11:24 am):
Ma Mondadori non aveva accorpato la direzione dei Giallo Mondadori, Segretissimo, Urania, sotto un unico direttore di collana?
La seconda domanda è, Costanzo dirigerà solo i Gialli o anche le altre testate?
Non capisco queste continue manovre. Mi sembrava che con Altieri il livello fosse tornato pù che decente.
Interviene Erica Tabacco (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 11:36 am):
Io non sono mai stata brava in matematica ma Altieri è nato nel 1952, Costanzo nel 1938: ne deduco che tra poco verrà sostituito da Camilleri, del 1925. Buoni presagi, per Urania io propongo la Montalcini!
Interviene ancora Alessandra C (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 11:46 am):
Anche secondo me la nomina di Costanzo è una manovra, certo che come prima dichiarazione non è male. Il passo successivo sarà, avere il lettore sponsor che, in quanto pagante, interverrà direttamente sul processo creativo dell’autore, assicurando così all’opera un’ottica più commerciale.
Interviene Valter Binaghi (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 5:31 pm):
Dice Gianni Biondillo: “Altieri è uno scrittore straordinario e un uomo meraviglioso.
Trovo la notizia scandalosa”.
Non saprei che dire di più. Aspettiamo tutti notizie da Sergio.
Interviene un certo Vittorio (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 5:00 pm):
Costanzo inventò semplicemente il talk-show italiano. Fece entrare il “Paese reale” nell’ingessatissima tv di stato (la formula era un talk show con due o tre ospiti, dei quali uno o due personaggi “celebri” e uno o due persone normali, con una storia bizzarra da raccontare, la stessa formula che fu “trashata” dentro Maurizio Costanzo Show). Alcune interviste di Bontà Loro sono state una pietra miliare del giornalismo televisivo italiano. Ora magari sarà rincitrullito, non lo so, ma dire che Maurizio Costanzo non è mai stato un bravo giornalista solo perché non ha le tue stesse idee è una vera idiozia. Io non ho mai sopportato Costanzo, ma vedere come è stato linciato nei commenti di questo blog solo perché ha assunto una carica (del tutto onorifica) in una collana di gialli, me lo fa diventare improvvisamente simpatico.
Interviene un non meglio identificato zizania palustris (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 6:07 pm):
Costanzo pietra miliare per avere inventato il talk show: ecco la prova del fatto che Costanzo, culturalmente, ha vinto. E, avendo vinto, è assiomaticamente un bravo giornalista.
Mi faccia il piacere, Vittorio: si vada a ri-vedere un TV7, una “Nascita di una dittatura” o una “Notte della Repubblica”, tanto per avere un’idea dei gessi e dei gessati della TV di Stato, e poi ne riparliamo.
E comunque, sì, non la pensa come me: io la sera in cui usò l’intervista a Taricone contro la Piovra guardavo la Piovra. Basta ricordare quel monologo di Tano Cariddi sul futuro della mafia per capire la mafia, Costanzo e la mafia-Costanzo.
Interviene ancora Valter Binaghi (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 7:49 pm):
Costanzo è un piduista.
L’unico che sia riuscito a far fare al suo editore di allora spese miliardarie per un quotidiano-flop (”L’occhio”, chi se lo ricorda?) senza pagare pegno, anzi uscendone, grazie a un altro piduista (indovinate chi?) come il più grande genio televisivo del secolo. Patacca anche questa: i talk show Costanzo non li ha inventati, li ha solo importati.
La Lipperini è preoccupatissima per Alan D. Altieri: Sulla sorte di Altieri mi sto interrogando anche io, e non poco. (mercoledì, 3 marzo 2010 alle 11:18 am da lalipperini).
La finta libertà che c’era in alcune aree della Mondadori comincia ad essere, giustamente, smantellata.
Basta con direttori editoriali che pubblicano i loro “compagni” tesserati e sempre più ricchi e sempre più incapaci.
Negli ultimi anni la collana Giallo Mondadori ha saputo toccare livelli d’uno squallore assoluto. Ora si spera che il piano editoriale sia rinnovato in maniera drastica, altrimenti non val davvero la pena mantenere in vita il Giallo Mondadori.
Questo il comunicato che ha fatto andare in fibrillazione la Lipperini e suoi compagni.
La Mondadori ha affidato a Maurizio Costanzo la direzione della prestigiosa collana “Il Giallo Mondadori”. La serietà e la passione che hanno sempre contraddistinto Maurizio Costanzo nelle sue numerose avventure professionali daranno nuovo slancio alla storica serie di libri che da oltre 80 anni è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere e non solo.
“Non ho mai nascosto la mia grande passione per la letteratura di genere – dichiara Maurizio Costanzo – ed è per questo che ho accettato con grande entusiasmo la direzione di quella che considero la collana del genere mistery per eccellenza, Il Giallo Mondadori”
La collana “Il Giallo Mondadori” nasce nel 1929 per volontà di Arnoldo Mondadori. Questa fortunatissima iniziativa editoriale, inaugurata da autori come S.S. Van Dine, Edgar Wallace, Robert L. Stevenson e K. Green, riscuote immediatamente un clamoroso successo, vendendo solamente nel primo mese più di 50.000 copie. Nel corso degli anni entreranno a far parte del Giallo Mondadori autori come Agatha Christie ed Ellery Queen e la collana diventerà un vero e proprio punto di riferimento per i lettori italiani segnando profondamente le loro abitudini al punto da arrivare a definire “gialli”, dal colore delle copertine, i libri di polizieschi, detective stories e mistery.