ti colpisce un po' come un pugno allo stomaco complice anche una scrittura molto rock,veloce,sembra di vedere un corto cinematografico con sottofondo musica goth-metal.Lo stile con cui scrive la Ghinelli è particolarissimo,è un mix tra visionario,onirico,non lesina sull'uso di metafore dure,crude,spiega tutto cio' che c'è da spiegare un po' come fsrebbe un chirurgo mentre opera:trasuda sangue..morte.A me ha trasmesso una profonda angoscia,una sensazione di claustrofobia,l'impulso irrefrenabile di uscire a guardare il sole e il mare per uscire dal tunnel nero.Sono 3 storie di solitudini profonde,3 ragazzini che si ritrovano a vivere delle situazioni al limite ,cui viene quasi tolta la possibilits' di essere bsmbini,di vivere spensierati.Pero' non mi ha covinto del tutto,specie il finale mi è sembrato un po' affrettato e tutta la trama risulta un po' inconsistente.Pero' questa scrittrice è giovane e le premesse per qualxhe futuro capolavoro si sono tutte..
voto 6+